Vàprio d'Adda

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comune in provincia di Milano (31 km), 161 m s.m., 7,05 km², 6636 ab. (vapriesi), patrono: santi Pietro e Paolo (29 giugno).

Centro situato alla destra dell'Adda, poco a valle della confluenza del fiume Brembo. Di antica origine e borgo fortificato in epoca medievale, fu teatro di scontri tra i Visconti e i Torriani e presidio contro l'espansione veneziana nel sec. XV. Passato definitivamente sotto il Ducato di Milano, nel sec. XVI acquistò importanza grazie alla sua collocazione sulle rotte commerciali fluviali. Agli inizi del sec. XIX furono rilevanti lo sviluppo della coltura del baco da seta e la connessa industria tessile.§ Di notevole interesse artistico sono la chiesa romanica di San Colombano (sec. XI-XII), a navata unica con facciata a capanna, abside semicircolare e due cappelle laterali, e il palazzo Melzi d'Eril, d'origine trecentesca, ricostruito nella seconda metà del Quattrocento e rimaneggiato nel Seicento e nell'Ottocento, in posizione scenografica sull'Adda. Il complesso edificio si presenta con un portico di linee bramantesche; all'interno racchiude sale ornate di stucchi settecenteschi e fregi dell'inizio del sec. XIX. La parrocchiale dedicata a San Nicolò (1790) è neoclassica. Interessante esempio di archeologia industriale è lo stabilimento Velvis (fabbrica di velluti costruita nel 1839). In località Monasterolo sorge la maestosa villa Castelbarco Quintavalle, immersa in una stupenda cornice di 80 ettari di parco.§ L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori meccanico, tessile, cartario, dell'abbigliamento, dell'arredamento, della lavorazione del legno (porte per interni), della gomma (guarnizioni) e delle materie plastiche (espositori). L'agricoltura è rivolta alla coltivazione di cereali (mais, frumento, orzo) e foraggi. È diffuso l'allevamento bovino ed equino.§ Da maggio a settembre la cittadina ospita la rassegna di eventi culturali Estate Vapriese.

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