Vàttimo, Gianni

filosofo italiano (Torino, 1936). Insegna estetica all'Università di Torino; è membro del comitato di redazione della Rivista di Estetica e degli Yale Italian Studies. Oltre a studi su Aristotele, F. Schleiermacher, F. W. Nietzsche e M. Heidegger, ha pubblicato uno studio sul significato filosofico delle poetiche dell'avanguardia novecentesca (Poesia e ontologia, 1968). Si è sempre interessato al rapporto tra filosofia e realtà e all'irrazionalismo, con i suoi riflessi non solo sul piano filosofico, ma anche su quello della cultura e del costume in generale: Le avventure della differenza (1980); Al di là del soggetto (1980); La fine della modernità (1985); La società trasparente (1989). In collaborazione con P. A. Rovatti ha pubblicato la raccolta di saggi Il pensiero debole (1983). Tra i titoli più recenti è da ricordare Oltre l’interpretazione: il significato dell’ermeneutica per la filosofia (1994). Dal 1987 redige delle raccolte annuali (Filosofia '86, Filosofia '87, Filosofia '88), che si propongono di indicare ciò che, a parere degli autori, deve essere dibattuto e di rispecchiare contemporaneamente ciò che di fatto si dibatte nella filosofia attuale. Nel 1997, per una collana filosofica di cui è anche direttore, ha curato la pubblicazione di Tecnica ed esistenza. Una mappa filosofica del Novecento, in cui analizza i rapporti tra filosofia, religione, arte e scienza. Nel 2003 ha pubblicato Nichilismo ed emancipazione. Etica, politica, diritto in cui ricostruisce la genesi e le molteplici sfaccettature del concetto di nichilismo. Nel 2006 è uscita la sua autobiografia Non Essere Dio, scritta con Piergiorgio Paterlini. Nel 2007 ha pubblicato Ecce comu.

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