Vérgine, Lèa

critica d'arte italiana (Napoli 1938-Milano 2020). Redattrice di importanti quotidiani e riviste (Marcatré, La Fiera Letteraria, Il Verri, Almanacco Letterario Bompiani), con contributi di alto spessore culturale, diviene protagonista della critica d'arte con il suo saggio Il corpo come linguaggio (La “Body-art” e storie simili) (1974), sistematizzazione di una delle più controverse tendenze artistiche della seconda metà del Novecento. Tra le numerose pubblicazioni sui problemi dell'arte contemporanea, si segnalano Attraverso l’Arte/Pratica Politica (1976), L’Arte ritrovata (1982), L’Arte in gioco (1988), Gli ultimi eccentrici (1990), Arte in trincea (1996), Ininterrotti transiti. Arte di fine secolo (2001). Altrettanto importanti le mostre ideate dalla Vergine : L’altra metà dell’avanguardia (Milano, Roma, Stoccolma 1980-81); Arte cinetica e programmata (Milano, 1983-84); Geometrie dionisiache (Milano, 1988); Quando i rifiuti diventano arte/Trash (Trento e Rovereto, 1997-98).

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