Vacchi, Sèrgio

pittore italiano (Castenaso, Bologna, 1925). La sua pittura è vicina sia all'astrattismo naturalistico di E. Morlotti sia al modello postcubista. Nella sua opera, che risente in gran parte della lezione di F. Bacon, rappresenta la società e i suoi emblemi in una sorta di processo ironico (serie Concilio, 1963). Da segnalare anche i suoi cicli quali “Figure”, “Ritratti” e “Racconti” (Paesaggio della Sardegna, 1974). Dalla fine degli anni Sessanta agli anni Novanta, l'opera di Vacchi si è fatta sempre più visionaria: il suo immaginario pittorico si è popolato di figure vitali ed erotiche. Questo periodo culmina in due mostre molto importanti: alla galleria La Gradiva di Roma, nel 1988, con la personale “1949-1988: venticinque dipinti” curata da E. Siciliano, e, nel 1991, alla galleria d'Arte Moderna di Paternò con l'antologica “Caos, In-formale, Eros. Opere 1948-1990”, curata da F. Gallo.

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