Villa, Carlo

narratore, poeta e critico italiano (Roma 1931). La tendenza alla sperimentazione stilistica e all'invenzione comico-grottesca, di ispirazione gaddiana, ha caratterizzato la sua produzione in versi. Tra le sue raccolte di poesie si ricordano Il privilegio di essere vivi (1962), con la prefazione di P. P. Pasolini, Siamo esseri antichi (1964), La maestà delle finte (1977), Polvere di miele (1980), Come la rosa al naso (1984), Corpo a cuore (1985), Cento di questi fogli (1989), Pas de deux (1994) e A piè di sogno (2001). Nei suoi romanzi ha spesso dissacrato i miti della borghesia, come in La nausea media (1964) e in I sensi lunghi (1970), storia grottesca nella quale il protagonista spia gli inquilini del suo palazzo attraverso le condutture dell'acqua. Con L’isola in bottiglia (1971), ha rappresentato la vicenda metaforica di un rivoluzionario fallito. Successivamente ha pubblicato il giallo Morte per lucro (1988), Pan di patata (1995), Fino all’ultima fermata (1999) e Come in un gioco a incastro (2000). Come saggista ha scritto una Guida alla lettura di Vasco Pratolini (1973), l'antologia L’eros nella poesia italiana del ‘900 (1981), Le vie consolari romane (1995) ed Eros violato (1999).

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