Villanovafòrru

Indice

comune in provincia del Medio Campidano, 310 m s.m., 10,97 km², 700 ab. (villanovesi), patrono: san Francesco (4 ottobre).

Centro della Marmilla, situato nel bacino sorgentifero del rio di Geni, alle pendici del monte Genna Maria. Sebbene nel territorio siano attestati insediamenti di epoca nuragica, l'abitato sorse nel Seicento, durante la dominazione spagnola, per il richiamo costituito dalle franchigie concesse dal feudatario a chi vi si stabiliva. Incluso nel Marchesato di Quirra, feudo dei Centelles, nel 1798 pervenne agli Osorio de la Cueva, che lo tennero fino all'abolizione dei feudi (1839).§ Il Museo Civico Archeologico “Genna Maria”, inaugurato nel 1982 nell'edifico del Monte di Soccorso (sec. XIX), raccoglie materiale di epoca nuragica e punico-romana, proveniente da vari scavi archeologici, ma soprattutto da quelli del complesso fortificato e del villaggio nuragico di Genna Maria. Questo insediamento si sviluppò probabilmente dalla media Età del Bronzo (primitivo torrione centrale) alla prima Età del Ferro (villaggio), fu abbandonato verso il sec. VIII a. C. e venne poi riutilizzato come luogo di culto in età punica e romana. Nei dintorni sorge la chiesa rurale di Santa Marina in stile romanico-pisano del sec. XIII.§ L'economia si basa sull'agricoltura, che produce cereali, ortaggi, uva (vini DOC) e olive, e sull'allevamento di ovini e caprini, con produzione di formaggi tipici. È attivo l'artigianato del ricamo, della ceramica, dei coltelli e delle lame. È zona di villeggiatura estiva e di escursionismo al Parco Archeologico di Genna Maria.§ In località Sa Corona Arrubia, ai piedi della Giara di Siddi, cui è collegata da una seggiovia, è il Museo Naturalistico del Territorio “Sa Corona Arrubia”, articolato nelle sezioni faunistica e botanica, con la riproduzione in tridimensione e a grandezza naturale di ambienti naturali.

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