Vitale da Bológna

nome con cui è noto il pittore italiano Vitale Cavalli (attivo dal 1330 al 1360 ca.). Operoso in Emilia e nelle Venezie, è tra i più significativi pittori del Trecento italiano. Dei suoi affreschi, in parte mutili, si ricordano l'Ultima Cena (ca. 1340), realizzata per il convento di S. Francesco (oggi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna), l'Annunciazione e la Natività, eseguite per l'oratorio di Mezzaratta (Bologna, Pinacoteca), le Storie di S. Niccolò, nel duomo di Udine, le Storie della Vergine e della Maddalena, in S. Maria dei Servi a Bologna, la Gloria del Redentore e le Storie di S. Eustachio, dell'abbazia di Pomposa. Delle tavole, tra le più importanti: la Madonna dei denti (1345) del Museo Davia Bargellini a Bologna, il S. Giorgio e il drago e le Storie di S. Antonio abate, ambedue nella Pinacoteca Nazionale di Bologna, la Crocifissione della Collezione von Thyssen di Madrid. Vitale fuse la tradizione giottesco-riminese e l'attitudine realistico-impressionistica con le raffinate eleganze e gli splendori dei miniatori bolognesi, realizzando opere tra le più vivaci e significative della pittura “cortese” europea.

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