Vogógna

comune nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola (25 km da Verbania), 226 m s.m., 15,28 km², 1702 ab. (vogognesi), patrono: Santa Maria Addolorata (15 settembre).

Centro della val d'Ossola, posto alla sinistra del fiume Toce; è compreso nel Parco Nazionale della Val Grande. Un'iscrizione latina incisa nella roccia, sulla strada del Sempione, ricorda la strada costruita da Settimio Severo nel 196. Tra il sec. XI e il XIV raggiunse una notevole potenza, dominando l'Ossola inferiore in contrasto con Domodossola, capoluogo dell'Ossola superiore. Passò successivamente ai Visconti e quindi ai Borromeo. Devastato dai vallesani e dagli abitanti dell'Ossola superiore nel 1514, rimase al casato milanese fino al sec. XVIII.§ Il paese ha mantenuto un aspetto medievale, con il borgo antico (ricco di palazzi, case in pietra e ripide stradine selciate) dominato dalla rocca (sec. IX-X), di cui restano muri perimetrali e torrioni del sec. XIV, e dal castello (1344, ampliato nel 1449). Questo fu eretto da Giovanni Visconti, vescovo di Novara, cui si deve anche il Palazzo Pretorio (1348), esempio di broletto in stile lombardo. Nei dintorni, a Dresio, la chiesa di San Pietro (sec. XV) conserva opere di Giovanni da Campo.§ L'industria è attiva nei settori meccanico (carpenterie, minuterie e utensilerie), elettrotecnico, dell'estrazione e lavorazione di granito, beola e serizzo e della lavorazione dell'alluminio e del legno. L'agricoltura produce ortaggi, cereali e foraggi per l'allevamento; è praticata la pioppicoltura. Notevole è il turismo escursionistico.