Vorovskij, Vaclav Vaclavovič

critico letterario e uomo politico russo (Mosca 1871-Losanna 1923). Bolscevico dal 1903 e collaboratore del giornale di LeninIskra (La scintilla), dopo la rivoluzione fu ambasciatore nei Paesi scandinavi e venne ucciso da un ufficiale “bianco” durante la Conferenza di Losanna. I suoi saggi letterari, tra cui Persone superflue (1905), Bazarov e Sanin, due nichilisti (1909) e L. Andreev (1910), sono improntati a una forte polemica antidecadentista; altri saggi su Gorkij, Čechov, Bunin e Kuprin, riuniti nei volumi Sfacelo letterario (1908-09) e Spirito dei tempi (1908), costituiscono notevoli esempi di critica marxista.

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