Watson, Jenny

pittrice australiana (Melbourne 1951). Il suo percorso artistico è caratterizzato da una costante indagine sull'atto e sul significato della pittura. Agli esordi, nei primi anni Settanta del secolo scorso, si è mossa nella scia del minimalismo e dell'arte concettuale ed entrambe le correnti hanno costituito per lei un punto di riferimento costante. I suoi quadri fanno risaltare uno spiccato interesse nei confronti della natura e, dopo una produzione che – almeno tecnicamente – ha battuto la tradizionale strada degli oli su tela, la Watson è passata a una progressiva scomposizione del supporto e all'inserimento di materiali alquanto eterogenei. I suoi lavori più recenti si presentano dunque come collages che, privi di un telaio, vengono appesi direttamente sulla parete. Secondo uno schema abbastanza consueto, l'artista australiana, soprattutto negli anni Ottanta e Novanta, ha identificato una serie di soggetti, che sono divenuti protagonisti di una ossessiva iterazione: la casa, il cavallo, il gatto, la bottiglia, la donna colpita dalla sfortuna. Fra le più recenti mostre cui la Watson ha partecipato ricordiamo la XLV Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia (1993) – in occasione della quale è stata scelta come rappresentante dell'Australia nell'ambito delle partecipazioni nazionali – e la rassegna Transformers allestita a Fermo (1995).