Wyspiański, Stanisław

pittore, incisore, poeta e drammaturgo polacco (Cracovia 1869-1907). Rinnovatore della cultura polacca del suo tempo, Wyspiański seppe fondere la forza della tradizione con il simbolismo pittorico e un linearismo vicino al gusto dell'Art Nouveau (vari affreschi e vetrate per chiese polacche). La produzione drammatica di Wyspiański, che concepì il teatro come sintesi di musica, letteratura e arte figurativa, si distingue per il patriottismo ereditato dalla poesia romantica e per le innovazioni sceniche. Si ricordano: Leggenda (1897), La varsaviana (1898), La legione (1900), Boleslao l'Ardito (1902), La liberazione (1903), La notte di novembre (1904), Skałka (1906); i drammi di argomento contemporaneo, Anatema (1899), I giudici (1907) e il capolavoro Le nozze (1901), rivelano in Wyspiański doti di introspezione psicologica.

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