Zibèllo

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comune in provincia di Parma (35 km), 35 m s.m., 23,50 km², 2010 ab. (zibellini), patrono: san Carlo (4 novembre).

Centro situato alla destra del Po. Luogo fortificato nel Medioevo e di parte ghibellina (da ciò deriva il nome odierno), situato in posizione strategica, venne infeudato nel 1249 dall'imperatore Federico II ai Pallavicino, che lo tennero, nonostante molte contese, fino al 1802.§ La parrocchiale gotica (fine del sec. XV) ha tre navate con archi ogivali e, sulla facciata, un portale rinascimentale. L'oratorio di Santa Maria delle Grazie è un edificio tardogotico in laterizio con facciata a capanna. Il palazzo Pallavicino (sec. XV), con un lungo portico ad archi acuti, è costituito da due corpi perfettamente accostati, ma edificati a qualche decennio di distanza l'uno dall'altro, che si distinguono per alcuni particolari, tra cui l'ampiezza degli archi e la decorazione. § L'economia si basa sull'agricoltura (ortaggi, frutta, cereali, uva, barbabietole da zucchero, tabacco, foraggi), l'allevamento (bovini, suini) e l'industria, attiva nei comparti alimentare (caseifici, conservifici, salumifici con produzione del rinomato culatello), estrattivo (cave di sabbia), dell'abbigliamento, della lavorazione del legno e delle materie plastiche. Attivo anche il turismo enogastronomico.

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