Parma (provincia dell'Emìlia-Romagna)

Indice

provincia dell'Emilia-Romagna, 3449 km², 425.702 ab. (stima 2007), 121 ab./km², capoluogo: Parma. Comuni: 47. Sigla: PR.

Generalità

È la più estesa fra le province della regione dopo quella di Bologna; si sviluppa a forma di quadrilatero tra il crinale appenninico e il Po ed è limitata dalle province di Piacenza, Cremona, Mantova, Reggio nell'Emilia, Massa-Carrara, La Spezia e Genova.

Territorio

Pianeggiante nel settore settentrionale, si eleva gradatamente a S fino ai rilievi dell'Appennino Ligure e dell'Appennino Tosco-Emiliano, separati dal passo della Cisa. Essi sono costituiti da formazioni rocciose arenacee, argillose e marnose e presentano, in genere, forme molli e arrotondate, alternate però, di frequente, a paesaggi di notevole asprezza, dovuti alla presenza di masse di rocce verdi. La cima più elevata è il monte Sillara (1861 m). Frequenti sono i fenomeni di erosione, caratterizzati da calanchi. I principali corsi d'acqua sono l'Enza, che scorre al confine con la provincia di Reggio nell'Emilia, il Parma e il Taro, tutti affluenti del Po. Essi hanno portata assai irregolare e molti anche regime torrentizio. L'ambiente naturale è tutelato oltre che dal Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, di cui una parte ricade nel territorio provinciale, anche da alcuni parchi regionali, come quelli fluviali del Taro e dello Stirone, il parco dei Boschi di Carrega e quello Alta Val Parma e Cedra, che comprende versanti e dorsali montane appenniniche. Il clima è spiccatamente continentale in pianura, con estati molto calde e inverni rigidi, umidi e nebbiosi. Le condizioni climatiche migliorano nella fascia dei primi rilievi appenninici, dove diminuisce l'escursione termica annua e le estati sono più fresche; nella zona più elevata le caratteristiche del clima sono quelle tipiche della montagna media, con intensa umidità, inverni freddi, ed estati fresche ma con frequenti inversioni termiche. Le precipitazioni sono moderate in pianura, più frequenti e abbondanti nell'Appennino; presentano due massimi ben delineati nei mesi primaverili e in quelli autunnali. Dopo un periodo di stabilità, successivo all'incremento demografico abbastanza sensibile verificatosi intorno agli anni Ottanta del Novecento, agli inizi del sec. XXI la popolazione provinciale è ritornata lentamente a crescere, mentre quella del capoluogo ha subito una diminuzione a causa del processo di disurbanizzazione, che ha interessato soprattutto le grandi città. Permangono nell'ambito della provincia i movimenti migratori dalle aree appenniniche ai comuni più industrializzati della pianura e, di conseguenza, si verifica una situazione di squilibrio sia demografico sia economico tra pianura e montagna e tra città e campagna. La struttura urbana, decisamente monocentrica, è imperniata su Parma, seguita da altri centri di una certa importanza, tra cui emergono, dopo Fidenza, Salsomaggiore Terme, Collecchio, Noceto, Montechiarugolo, Medesano e Sorbolo. La rete viaria congiunge molto efficacemente la provincia con il resto della regione e con quelle vicine, attraverso l'Autostrada del Sole (A1), la via Emilia (SS 9), che si snoda lungo la direttrice NW-SE, la A15 Parma-La Spezia e la SS 62, che gli corre a fianco, e le parallele linee ferroviarie.

Economia

Alla zona appenninica, caratterizzata da una economia prevalentemente agricolo-pastorale, si contrappone l'area padana, dove l'economia presenta una struttura ben equilibrata nelle sue varie componenti. L'agricoltura produce in prevalenza cereali, ortaggi, frutta, barbabietole da zucchero, uva da vino e foraggi, che alimentano un cospicuo allevamento di bovini da latte e di suini. Sviluppate sono le attività industriali, che annoverano numerose imprese di medie e piccole dimensioni, operanti nei settori lattiero-caseario (parmigiano reggiano DOP), dei salumi (prosciutto di Parma DOP), enologico e alimentare in genere, conserviero, metalmeccanico, chimico, dell'abbigliamento, del mobile e degli imballaggi. Le numerose attività agroalimentari hanno dato vita al distretto industriale di Parma-Langhirano, noto all'estero come “Food Valley Heart”. Per quanto riguarda il settore terziario, sono sviluppate in varie zone del territorio le attività commerciali, mentre Parma accentra in sé gran parte dei servizi della provincia (università, ospedali, mercato, comunicazioni, servizi amministrativi). Le attività turistiche sono concentrate soprattutto nei centri termali di Salsomaggiore Terme, Bagni di Tabiano e Monticelli Terme.

A. Moroni, I laghi della Val Parma, Parma, 1962; L. Dodi, Le formazioni urbane del Parmense, Parma, 1965; G. Bortolotti, Guida dell'alto Appennino Parmense e Lunigianese, Bologna, 1966; G. Pasini (a cura di), Le condizioni industriali di Parma, Bologna, 1991.

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