Zollverein

sm. tedesco (composto da Zoll, dogana, e Verein, unione). Unione doganale inaugurata ufficialmente il 1º gennaio 1834, costruita e diretta dalla Prussia; fu condizione essenziale del rinnovamento economico e dell'unificazione politica della Germania. Fin dal 1818 la Prussia, stimolata anche dal fiorire di dottrine economiche pangermanistiche, aveva inaugurato un sistema doganale di basse tariffe, adeguato alle esigenze di rilancio commerciale dopo lo sblocco continentale e di un mercato unitario tra le diverse regioni del Regno; nel giro di dieci anni seguirono le adesioni di diversi Stati minori confinanti, contemporaneamente all'ampliamento della rete viaria, cui si aggiunsero le prime ferrovie a iniziare dal 1835. Nel 1828 furono fondate due unioni concorrenti: una meridionale, tra Baviera e Württemberg, l'altra del Centro (Steuerverein) comprendente Hannover, Oldenburg, Brunswick e Sassonia. Alla fusione tra la prima e quella prussiana (1833) seguirono le adesioni dei singoli altri Stati, fino alla formazione della Confederazione del Nord (1867), che a sua volta allacciò accordi doganali con gli altri Stati, raccogliendoli nello Zollparlament, primo consesso unitario prima della fondazione del Reichstag nel 1871, anno in cui lo Zollverein cessò quindi di esistere. L'Austria rimase esclusa da questo processo, anche per la natura protezionistica della sua economia, e fallì ogni tentativo di creazione di un'unione doganale che facesse capo a essa. Tra l'Austria e lo Zollverein si giunse invece nel 1854 alla stipulazione di un trattato commerciale.

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