Definizione

sf. [sec. XIX; da acciaio]. Stabilimento in cui avvengono la preparazione, l'elaborazione e la colata dell'acciaio e nel quale si effettuano un certo numero di prime lavorazioni sul materiale colato . Talvolta l'acciaieria costituisce un reparto di un grosso complesso siderurgico a ciclo integrale, talaltra è un'entità a sé stante come nel caso delle cosiddette acciaierie a forno elettrico che fabbricano una circoscritta gamma di prodotti, quali per esempio i tondini, le barre, i profilati leggeri, i fili e i nastri. L'elemento fondamentale su cui ci si può basare per una classificazione delle acciaierie è il reparto forni; in funzione di tale reparto si possono avere: acciaierie con convertitore LD e acciaierie a forno elettrico. Le acciaierie con convertitore Bessemer e Thomas e quelle Martin-Siemens sono cadute praticamente in disuso. Ciascun tipo di acciaieria ha esigenze proprie; in quelle con convertitore la carica è costituita in prevalenza da ghisa liquida, da cui la necessità di ubicare tali acciaierie nelle vicinanze degli altiforni facendole pertanto rientrare nella categoria degli stabilimenti a ciclo integrale (vedi siderurgia).

Acciaieria elettrica: reparti e processo produttivo

I principali reparti dell'acciaieria elettrica sono: il parco rottame, la campata dei forni, la fossa di colata e infine una campata sia per le operazioni ausiliarie, quali per esempio la preparazione delle lingottiere, sia per l'immagazzinamento dei refrattari, delle ferroleghe ed eventualmente degli elettrodi. Il parco rottame, cioè la zona dove viene depositato il materiale in attesa di essere caricato nei forni, è servito da carri-ponte dotati di elettromagnete per selezionare il rottame in appositi box e per trasferirlo poi entro le ceste di carica che vengono appoggiate su carrelli generalmente dotati di pesa elettronica e quindi trasferiti alla campata forni. Questi sono in generale più di uno e disposti su una stessa linea; vicino a ogni forno elettrico è sistemata la cabina che contiene, oltre al trasformatore, anche tutti gli automatismi di regolazione del movimento degli elettrodi; sempre in prossimità del forno è pure sistemato un attacco per il prelievo dell'ossigeno che viene ormai usato in tutte le acciaierie. Tra la campata forni e il parco rottame è in generale inserita una piccola campata di servizio dove trovano posto i silos delle ferroleghe e degli scorificanti; questi materiali vengono caricati in forni per mezzo di apposite caricatrici. Nella campata di colata si svolgono le operazioni di colaggio in siviera e dalla siviera alle lingottiere; queste operazioni vengono svolte con l'ausilio di carri ponte in genere in numero uguale ai forni. In testa a queste campate è situata la zona di riparazione e rifacimento delle siviere; nei pressi si possono trovare, per gli stabilimenti che ne hanno la necessità, l'impianto di degasaggio sotto vuoto e quello della colata continua. Nell'ultima campata si provvede poi al distacco dei lingotti e alla preparazione delle lingottiere, cioè alla loro pulizia e al loro piazzamento sui carri di colata. Oltre ai servizi ora descritti, altri impianti ausiliari indispensabili dell'acciaieria sono: il laboratorio chimico dove vengono analizzati i provini di colata, l'impianto di captazione e abbattimento dei fumi, l'impianto di raffreddamento e depurazione delle acque, eventualmente la centrale per la produzione dell'ossigeno e, nelle acciaierie elettriche, la stazione di trasformazione dell'energia elettrica. Il lingotto, proveniente sia dalla fossa di colata sia dall'impianto di colata continua, passa a un reparto generalmente separato dai capannoni sopra descritti, per essere riscaldato alla temperatura di laminazione (1100÷1250 ºC) in appositi forni intermittenti o continui e inviato successivamente al laminatoio sbozzatore che provvede, mediante passate successive, a portarlo alle dimensioni richieste dalle diverse lavorazioni. A seconda delle dimensioni finali lo sbozzato è detto commercialmente slebo, blumo o billetta: slebo, se la sezione è rettangolare con larghezza fino a 1500 mm; blumo se di sezione quadrata superiore a 200×200 mm; billetta se quadrata ma inferiore a tale misura fino a un minimo di 50×50 mm.

Acciaieria elettrica: i prodotti semilavorati

Per ottenere i prodotti semilavorati l'acciaieria deve poi disporre di altri forni di riscaldo e di impianti di laminazione opportuni, continui o reversibili, che permettano di ottenere nastri o lamiere, tondi o profilati vari. All'inizio degli anni Novanta si è registrata una notevole tendenza ad ampliare i cosiddetti trattamenti fuori forno. Si tratta di una serie di operazioni metallurgiche svolte in siviera, prima della fase di colaggio e solidificazione: consistono nell'aggiunta di opportuni reagenti che, in adatte condizioni di agitazione e pressione, consentono di ottenere acciai di particolare qualità e purezza. La fase di solidificazione avviene quasi esclusivamente tramite il processo di colata continua. In particolare, sotto la spinta a limitare al massimo i passaggi tra prodotto colato e prodotto finito, sono nati impianti che consentono il colaggio diretto (Near Net Shape Casting), in dimensioni prossime a quelle del prodotto finale.

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