altìmetro

sm. [sec. XX; da alto+-metro]. Strumento per la determinazione della quota assoluta riferita al livello medio del mare o della quota relativa rispetto a un'altra assunta come riferimento. L'altimetro più usato è un normale barometro metallico aneroide che porta, accanto alla scala delle pressioni in millimetri di mercurio o in millibar, una scala delle altezze tarata in metri o in piedi; la pressione atmosferica infatti diminuisce al crescere dell'altezza sul livello del mare. Le variazioni di pressione non sono però esattamente proporzionali alle variazioni di quota, perché intervengono fattori variabili come i valori locali della temperatura e dell'umidità dell'aria e la distribuzione dei valori di pressione in superficie; quindi i dati forniti dall'altimetro barometrico sono imprecisi tanto più quanto maggiore è il dislivello che si intende misurare. Su principi diversi funzionano il radioaltimetro e il radaraltimetro, strumenti che garantiscono una maggior precisione. In aeronautica si usano altimetri che abbracciano un campo limitato, poiché segnalano la quota rispetto al livello del mare; se il pilota deve quindi atterrare su aeroporto avente una quota diversa deve inserire nello strumento il valore della pressione esistente in quel momento sull'aeroporto stesso, in modo tale che l'altimetro indicherà la quota di volo rispetto alla superficie dell'aeroporto. Tale pressione esistente sull'aeroporto, che viene comunicata dalla torre di controllo, è designata con la sigla QFE (vedi codice Q).

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