angina

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sf. [sec. XIV; dal latino angīna].

1) Sinonimo di dolore acuto (angor). Si riferisce in genere all'angina pectoris, dolore al petto dovuto a spasmo delle coronarie, indice di malattia cardiovascolare in atto e di aterosclerosi.

2) Affezione faringea caratterizzata da dolore spasmodico, costrittivo o soffocante, difficoltà nella deglutizione e febbre più o meno elevata. Tra le forme di angina ricordiamo: angina acuta follicolare o tonsillite, provocata da streptococco, streptococco emolitico, stafilococco aureo, bacillo di Fridländer o di Vincent; inizia bruscamente con febbre elevata e malessere ed è caratterizzata da algie diffuse, cefalea, dolore intenso nell'area tonsillare, specialmente alla deglutizione, che si irradia verso l'orecchio; le tonsille diventano ipertrofiche e rosse, si ricoprono di essudato bianco giallastro, che si distribuisce a punti o chiazze sulla loro superficie e che, talvolta, può simulare la membrana dell'angina difterica; la terapia comprende sulfamidici, antibiotici, colluttori antisettici e analgesici locali. Angina agranulocitica, uno dei fenomeni più costanti che rientrano nel quadro clinico dell'agranulocitosi; è caratterizzata da insorgenza rapida, da una fase catarrale iniziale che si trasforma in necrotica e ulcerosa, con ingrossamento e dolenzia delle linfoghiandole regionali, malessere e febbre anche elevata. Angina difterica, vedi difterite. Angina eritematosa, forma benigna e di breve durata, provocata da streptococco, è caratterizzata da iperemia ed edema delle tonsille, disfagia, dolore che si irradia verso l'orecchio e linfoadenopatia; per la terapia sono sufficienti disinfettanti del cavo orale e colluttori a base di sostanze analgesiche. Angina erpetica, a inizio brusco, è accompagnata da febbre elevata e adenite laterocervicale; si distingue per la comparsa di piccole vescicole sulla mucosa dei pilastri, delle tonsille e talvolta dell'epiglottide, che rapidamente si ulcerano lasciando erosioni circolari od ovali, molto dolorose, che si ricoprono di false membrane; la terapia si attua con antibiotici, colluttori antisettici e analgesici locali. Angina fibrinosa benigna, forma rara, provocata da streptococco e caratterizzata dalla presenza di un essudato giallo grigiastro su tutta la superficie delle tonsille; la terapia è chemioantibiotica; localmente si impiegano analgesici e colluttori ad azione astringente. Angina flemmonosa o angina di Ludwig o cellulite sottomascellare, infezione acuta e profonda dei tessuti del pavimento della bocca, generalmente provocata da streptococchi, talvolta da altri microrganismi, che penetrano attraverso un'abrasione della mucosa, o da infezione radicolare del secondo e terzo molare; frequentemente è secondaria a infezione tonsillare o della gola; i sintomi sono: tumefazione locale, dolore e disfagia, stato tossinfettivo, dispnea e cianosi per edema della glottide e pressione sul laringe; inoltre, può comparire trisma e, in questo caso, la voce diventa nasale e poco intelligibile; la terapia è chirurgica. Angina linfomonocitica, sinonimo di mononucleosi infettiva. Angina scarlattinosa, vedi scarlattina. Angina ulcero-membranosa o angina fusospirillare di Plaut-Vincent, caratterizzata da ulcerazione biancastra, profonda, a bordi irregolari su una o entrambe le tonsille, ricoperta da essudato grigiastro facilmente staccabile, è provocata da un'associazione di bacilli fusiformi e spirilli ed è caratterizzata da dolore, disfagia, alitosi, adenite, febbre e astenia; la terapia comprende antibiotici, preparati a base di bismuto e arsenobenzoli, argento colloidale per pennellature e gargarismi.

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