argentàrio

Indice

agg. e sm. [sec. XIV; da argento].

1) Agg., che contiene argento, simile a esso.

2) Relativo all'attività degli argentieri: arte argentaria.

3) Sm., nome col quale si indicava, nell'antica Roma, chi trattava metalli preziosi (orafi e verificatori del fino nelle monete d'oro e d'argento) o chi maneggiava danaro (banchieri o cambiavalute). Questi ultimi, operanti per lo Stato o a titolo privato, estesero man mano le loro attività nel campo delle operazioni finanziarie, speculazioni economiche, appalti, ecc., fino a costituire in Roma vere e proprie società, collegia, con sedi e agenzie nel foro, con tabernae particolari presso il tempio di Castore. I resti di una basilicaargentaria si vedono ancora nel Foro di Cesare, in prossimità del Clivus argentarius che univa il Foro al Campo Marzio. Un Arco degli Argentari fu dedicato a Settimio Severo e ai suoi figli nel 204 d. C., presso l'Arco di Giano.

4) Lett., argentiere: “i banchi degli argentari artefici di arredi sacri” (D'Annunzio).

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