asserzióne

sf. [sec. XVI; dal latino assertío-ōnis]. L'atto dell'asserire: asserzione di un principio. Ciò che viene asserito; affermazione, dichiarazione: controllerò la sincerità della tua asserzione. § Nella logica il termine è sovente usato quale sinonimo di affermazione e di enunciato. Nell'ambito della teoria del significato si opera invece una distinzione tra asserzione, enunciato e proposizione. Quando viene usato in senso grammaticale sta per enunciato dichiarativo o indicativo e viene così distinto dalle preghiere, dai comandi, ecc. Diversamente, quando si fa un'asserzione si pronuncia un enunciato indicativo per asserire qualcosa e il significato del termine è quello di indicare quanto espresso dall'enunciato. In particolare, P. F. Strawson, nella sua teoria delle asserzioni, nega che si possano applicare agli enunciati le categorie di verità e di falsità che, a suo dire, dovrebbero essere applicate solo alle asserzioni “perché lo stesso enunciato può essere usato per fare asserzioni molto diverse, alcune vere e alcune false”.

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