atrattàspide

sm. [dal greco átraktos, fuso (per la forma affusolata)+aspide]. Denominazione con la quale si indicano i Serpenti appartenenti alla famiglia degli Attrattaspididi e in particolare quelli appartenenti al genere Atractaspis. Sono noti anche come “serpenti stiletto” per la loro pericolosità e i loro morsi velocissimi. Gli attrattaspidi presentano un aspetto che si discosta notevolmente da quello tipico dei Viperidi; posseggono un corpo cilindrico, una testa cuneiforme munita di piccoli occhi e una coda assai breve. Una tale conformazione è da porre in rapporto con le particolari abitudini di vita di questi serpenti, i quali trascorrono gran parte della loro esistenza affondati nel terreno. Gli attrattaspidi sono muniti di zanne relativamente molto lunghe, sottili e appuntite; le loro ghiandole velenifere, singolarissime, sono tubolari e si estendono lungo il corpo anche per alcune decine di centimetri. L'attrattaspide meridionale africano (Atractaspis bibroni) possiede zanne orizzontali che è in grado di proiettare fuori senza aprire la bocca, tra le labbra, mentre si sposta di lato o addirittura indietreggia, infliggendo così un “morso” mentre si ritrae. Gli attrattaspidi, ampiamente distribuiti in Africa, sono presenti anche nel Vicino Oriente. Il loro cibo è costituito da altri Rettili e da piccoli Mammiferi. In quanto alla pericolosità di questi rettili per l'uomo, essa è piuttosto controversa; in genere il veleno degli attrattaspidi sembra produrre una sindrome morbosa passeggera, dolore intenso e tumefazione che non possono essere alleviati dato che non esiste un antidoto. Il genere Atractaspis comprende 18 specie di cui le specie principali sono Atractaspis microlepidota, Atractaspis boulengeri, Atractaspis leucomelas.

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