autòdromo

sm. [sec. XX; auto-+-dromo]. Circuito permanente provvisto di installazioni complete sul quale si disputano gare automobilistiche e motociclistiche. Le installazioni comprendono postazioni per i commissari di percorso addetti alle segnalazioni ai piloti, paddock, zona verifiche tecniche e impianti fissi veri e propri come box, direzione corsa, sala cronometristi, sala stampa, sala briefing, pronto soccorso e centro medico, servizi antincendio e attrezzature telefoniche e televisive. Le zone destinate agli spettatori, predisposte nei punti più sicuri e panoramici del tracciato, sono solitamente in parte attrezzate con tribune (fisse in cemento o provvisorie in tubi) e in parte lasciate a prato. L'elemento fondamentale dell'autodromo è la pista, costituita da tratti rettilinei (in genere spezzati da chicane a causa della loro potenziale pericolosità) raccordati tra loro da curve a raggio crescente o almeno costante (al fine di evitare improvvise frenate in curva). La lunghezza della pista è solitamente compresa tra 4 e 7 km, con pendenze massime del 20% (per quelle longitudinali, riguardanti salite e discese), del 3% (per quelle trasversali in rettilineo) e del 10% (per quelle trasversali in curva, discendenti dall'esterno verso l'interno), mentre la larghezza è generalmente compresa tra 9 e 15 metri. Il rivestimento della pista è solitamente realizzato con materiali compatti e porosi simili a quelli impiegati per pavimentare le autostrade. Ai fini della sicurezza è molto importante che ai lati della pista vi sia il massimo spazio di fuga possibile per consentire alle vetture di fermarsi senza danni e che, in corrispondenza delle chicane e dei tratti di curva in cui la traiettoria è tangente alle banchine, siano posti cordoli in calcestruzzo per impedire pericolosi tagli di traiettoria. Per contenere e arrestare le vetture senza provocare danni ai piloti vengono impiegate apposite reti elastiche e deformabili (da due a quattro, parallele fra loro) alte 1,20 m e sorrette da pali in legno antischeggia: tali reti sono poste in modo da venire colpite con angolazioni tra 30º e 90º; nei punti della pista dove è possibile che le vetture escano con un angolo inferiore a 20º, si ricorre invece al comune guardrail che, grazie alla sua conformazione, è in grado di accompagnare le vetture sino al loro arresto. In alcuni tratti della pista, per attutire l'impatto contro le barriere in caso di uscita di strada, sono posti dei mucchi di pneumatici. Gli autodromi di Indianapolis (U.S.A.), costruito nel 1911, e di Monza, realizzato nel 1924 sono quelli che vantano la più lunga tradizione.

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