bòa (nautica)

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Lessico

sf. [dal genovese boa (d'ormesu). Catena d'ormeggio, risalente prob. al germanico *bauga, anello]. Galleggiante stagno, metallico (per boa da segnalazioni è impiegato anche materiale plastico), di forme e dimensioni variabili a seconda dell'uso, che trova numerosi impieghi sia in mare sia nelle acque interne. Le boe vengono impiegate per segnalare i limiti di sicurezza delle zone navigabili nei vari specchi acquei; l'andamento obbligatorio di un determinato percorso; la posizione di pericoli di qualsiasi natura (bassi fondali, rocce, corpi sommersi, relitti isolati, campi minati, zone infestate da torpedini) anche dovuti a forti correnti, ecc.; il percorso subacqueo di cavi telegrafici o di tubazioni per il trasporto di fluidi. Le boe da segnalazione sono generalmente coniche o tronco-coniche, con colorazioni diverse sui facciali, quelle disposte a dritta; sono invece cilindriche o comunque con la sommità piana, quelle disposte a sinistra. Sono prevalentemente sferiche e colorate con bande orizzontali in bianco alternate col rosso quelle che suddividono lo specchio d'acqua in due zone o che chiudono un canale. Si hanno anche boe da segnalazioni ottiche o acustiche, caratterizzate entrambe da cilindri assiali subacquei, che servono nel primo caso per contenere bombole di gas compressi o di acetilene che alimentano un fanale ad accensione automatica, nel secondo caso per immagazzinare l'aria compressa che entra nel cilindro a ogni escursione dell'onda e serve ad azionare un fischio. Le boe da segnalazione vengono infine usate nelle competizioni veliche per delimitare il campo di regata; nella motonautica, boe di diversi colori indicano la linea di partenza (a scacchi bianchi e neri), i punti di pericolo (rosso), i passaggi obbligati (bianco) e il percorso (giallo). § Altre funzioni sono quelle di creare un solido punto di appoggio che consenta l'ormeggio di un natante evitando l'impiego dell'ancora nei porti o nei canali navigabili a guadagno di tempo, sia in arrivo sia in partenza, e di consentire le manovre di tonneggio (boa di tonneggio) con appositi argani ed eventualmente con l'ausilio di un corpo morto; in questo secondo caso la boa propriamente detta consiste in un gavitello, e cioè in un semplice galleggiante assicurato con un cavo al corpo morto di cui indica la posizione e che serve per salpare le catene impiegate per la manovra. La vasta differenziazione delle funzioni affidate alle boe, il carattere imperativo che le loro segnalazioni possono assumere e le conseguenti responsabilità attribuibili a una mancata predisposizione o all'inosservanza delle rispettive segnalazioni giustificano i vari tentativi per normalizzarne l'impiego. Tra gli accordi siglati in campo internazionale, l'Italia segue il lateral system basato specialmente sulla colorazione delle boe che alla nave che avanza debbono presentarsi con un facciale rosso alla dritta e con un facciale nero o parzialmente colorato alla sinistra.

Classificazione: tipi di boe

Boa radio, munite di apparecchio radiotrasmittente automatico, si trovano talvolta fra le dotazioni di sicurezza delle navi; boe idrofoniche vengono lanciate in mare dagli aerei antisommergibile, attrezzati allo scopo, per individuare il mezzo subacqueo. Sono galleggianti cilindrici a forma allungata, di dimensioni generalmente modeste, che contengono un ricevitore idrofonico in grado di rilevare suoni o rumori emessi dai sommergibili, nonché un apparato radiotrasmittente, per segnalarne la presenza all'aereo. § Boa oceanografica, complessa apparecchiatura galleggiante o semigalleggiante munita di sensori, che viene lasciata fissa per tempi più o meno lunghi in siti determinati. In tal modo è possibile studiare l'evoluzione temporale dei fenomeni oceanografici e assumere dati utilizzabili statisticamente. I due tipi di boe più usati sono: boa a palo, fortemente zavorrata in modo da restare praticamente insensibile alle variazioni del livello del mare. Questo tipo di boa viene utilizzato per le misurazioni reali delle variazioni di livello in oceano aperto; boa a tazza, utilizzate per rilevare l'altezza e la direzione di provenienza del moto ondoso. Tali boe sono attrezzate con varie apparecchiature predisposte in modo da registrare i dati con continuità e a intervalli di tempo opportuni, di “memorizzarli” (con registrazioni logiche, grafiche o digitali, nastri magnetici, nastri perforati) e di trasmetterli a stazioni riceventi situate a terra o su navi. Normalmente i dati raccolti concernono le misure oceanografiche vere e proprie e alcuni dati meteorologici, necessari per le correlazioni. Misure speciali, sia oceanografiche sia meteorologiche, possono essere programmate per casi particolari. Le boe oceanografiche sono di varie dimensioni, dal peso di pochi chilogrammi fino a molte tonnellate (veri laboratori galleggianti) a seconda delle esigenze; l'alimentazione di energia avviene a mezzo di batterie o generatori di gas.

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