bacchétta

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sf. [sec. XIV; prob. dim. del latino volg. baccus, dal classico bacŭlum, bastone].

1) Bastoncino, piccola verga, di legno o di altro materiale, adibita a usi svariati, particolarmente per spolverare i panni. In passato poteva essere simbolo di autorità o di potere: comandare a bacchetta, dispoticamente; dare, gettare la bacchetta, dare, deporre il comando. Con sensi specifici: A) bacchetta magica, piccolo bastone adoperato dal mago; è simbolo e veicolo del suo potere: per mezzo della bacchetta magica il mago agisce sulle cose, evoca gli spiriti e i demoni, traccia il cerchio magico entro cui si colloca per compiere le sue azioni. L'uso della bacchetta magica trae origine dallo stretto rapporto esistente tra l'uomo e la vegetazione (nel caso specifico tra l'uomo e l'albero) ed è documentato dalle più antiche fonti letterarie. Con una bacchetta la maga Circe trasforma gli uomini in animali; nella Bibbia Mosè usa una verga per far scaturire acqua dalla roccia. La bacchetta magica compare ancora in mano alle fate delle fiabe germaniche e russe come elemento di trasformazione e creazione della realtà. Dal mago la bacchetta magica è passata anche al prestigiatore. Con senso fig.: come un colpo di bacchetta magica, improvvisamente, quasi per magia. B) Bacchetta da rabdomante o divinatoria, quella a forma di U o V usata dai rabdomanti per ricercare acqua o metalli nel sottosuolo. C) In musica, sottile e leggera verga di legno (o di altro materiale come plastica, vetro, metallo), con cui il direttore d'orchestra segna il tempo e dà gli attacchi. Nella sua forma attuale è di uso relativamente recente: si è diffusa intorno alla metà dell'Ottocento e sembra che il primo a usarla sia stato Spohr tra il 1815 e il 1817. Prima, l'azione del battere il tempo era svolta con mezzi vari e in modo assai più rumoroso, generalmente con un rotolo di carta da musica battuto sul leggio o con una mazza percossa sul podio.

2) Asta sottile, di legno o metallo, usata per caricare le armi portatili ad avancarica, delle quali costituiva il principale accessorio. La bacchetta era alloggiata inferiormente alla canna e, in certe armi militari del sec. XIX, collegata all'estremità della canna mediante uno snodo che, pur consentendone il libero movimento, ne impediva il distacco e la perdita in battaglia. Nelle armi moderne, la bacchetta serve unicamente per la pulizia della canna ed è in genere smontabile.

3) Nel filatoio, organo di guida del filato durante il suo avvolgimento sul tubetto conico infilato sul fuso del filatoio intermittente o self-acting.

4) Nelle linotype, asta che serve a trasmettere attraverso leve i comandi del tastierista per la discesa delle matrici dal magazzino al compositoio; nella monotype trasmette invece i comandi ai punzoni per la perforazione del nastro.

5) Nella ginnastica, asta cilindrica di legno o di lega metallica leggera del diametro da 2 a 3,5 cm e lunga da 80 a 110 cm: serve per esercizi di spinta e di lancio, rovesci e circonduzioni in velocità. Bacchetta a sfera, attrezzo usato soprattutto per esercizi femminili, anche a coppie: consiste in una bacchetta lunga 1,30 m, del diametro di 3 cm, che reca alle estremità due sfere del diametro di 7 cm.