bacitracina

sf. [da Bacillus+Tracy, nome della paziente su cui venne individuato lo stipite batterico+-ina]. Nome generico di un gruppo di antibiotici polipeptidici elaborati da un particolare stipite di Bacillus subtilis (Tracy I). Il principale costituente delle preparazioni commerciali è la bacitracina A, decapeptide ciclico dal peso molecolare di 1500 circa. È una polvere marrone, facilmente solubile in acqua, che esposta all'aria e a temperatura ambiente perde in breve tempo l'attività antibiotica. Lo spettro antibatterico della bacitracina è molto simile a quello della penicillina G, così come il suo meccanismo d'azione, che consiste in un effetto inibente sulla sintesi della membrana cellulare dei germi. L'antibiotico è attivo sulla maggior parte dei germi gram-positivi, sulle Neisseriae e sull'Hemophilus influenzae. Poco assorbito per via orale, viene impiegato principalmente sotto forma di unguento o pomata nelle infezioni superficiali di interesse dermatologico e oculistico. Il vantaggio che la bacitracina ha su altri antibiotici che agiscono sulle medesime specie batteriche sta nella rarità con cui la sua somministrazione produce ipersensibilità.

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