banca dati

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(inglese data bank) applicazione di un sistema informativo, realizzato mediante una particolare gestione dei dati che lo costituiscono. La diffusione della banca dati è diventata una componente essenziale della rivoluzione telematica dell'ultimo scorcio del sec. XX. Le banche dati consentono a operatori economici, giuridici, a ricercatori scientifici, a politici, esercenti, ecc. di accedere a gruppi selezionati e organizzati di notizie che altrimenti sarebbero disperse, disorganiche, praticamente inaccessibili. Le banche dati on line, cioè “in linea”, diffuse in tutto il mondo, sono consultabili direttamente mediante un terminale, anche domestico, collegato attraverso la comune rete telefonica o reti apposite di trasmissione dati (le cosiddette reti dedicate) con i grandi calcolatori (detti host computers, calcolatori ospiti) nei quali sono memorizzate e continuamente aggiornate le notizie da reperire. La difficoltà di stabilire procedure di unificazione dei linguaggi per l'interrogazione delle diverse basi di dati organizzate nelle varie banche ha limitato la diffusione delle banche dati europee a ca. un migliaio nel 1989. In Italia, la richiesta di banche dati è molto superiore all'effettiva presenza di tali strutture nel territorio nazionale, fatto questo che ha portato al fenomeno, tipicamente italiano, della grande diffusione di banche dati quasi tascabili, immagazzinate in dischi ottici CD-ROM, e interrogabili con i comuni personal computer. Il produttore del CD-ROM si impegna periodicamente ad aggiornare il suo disco e a fornirne una copia all'acquirente del primo esemplare. In Italia è comunque presente uno dei più grandi servizi informativi europei, l'IRS-ESA di Frascati, dell'Agenzia Spaziale Europea, con ca. 60 banche dati che forniscono informazioni prevalentemente di carattere scientifico, ma che hanno anche settori riservati a utenti quali la Camera dei Deputati o le forze di Polizia. Alla grande utenza sono invece dirette le banche dati della SARIN, società collegata alla SEAT, Pagine Gialle, ospitate in un host computer di grandi dimensioni servito peraltro da una propria rete dedicata. Tra i servizi offerti: le Pagine Gialle Elettroniche, con i dati di oltre un milione di aziende; l'archivio dei protesti, banche dati Amadeus; la banca dati tributaria, con informazioni sulla legislazione fiscale. L'eccezionale crescita del numero di consultatori delle banche dati in Internet ed il processo di informatizzazione che in questi ultimi anni ha coinvolto anche il complesso apparato amministrativo dello Stato ha reso indispensabile la tutela giuridica delle nuove forme di archiviazione e di raccolta di dati.

La tutela delle banche dati

Il nostro Paese si è adeguato all'ordinamento comunitario, con l'attuazione della direttiva 96/9/CE, relativa alla tutela giuridica delle banche dati contenuta nel decreto legislativo 6 maggio 1999, n. 169. Le nuove norme sono comprese nella più vasta disciplina della protezione del diritto d'autore e prevedono che l'artefice di una banca dati ha il diritto esclusivo di eseguirne o autorizzarne, tra l'altro: la riproduzione permanente o temporanea, totale o parziale, con qualsiasi mezzo e in qualsiasi forma; la traduzione, l'adattamento e qualsiasi forma di distribuzione al pubblico dell'originale o di copie. Non sono però soggetti ad autorizzazione, secondo la legge, l'accesso o la consultazione della banca dati con finalità didattiche o di ricerca scientifica, svolta fuori dell'ambito di un'impresa, purché si indichi la fonte e “nei limiti di quanto giustificato dallo scopo non commerciale perseguito”. Ugualmente libero è l'impiego di una banca dati per fini di sicurezza pubblica o per effetto di una procedura amministrativa o giurisdizionale. La violazione delle norme poste a protezione del diritto dell'autore della banca dati comporta l'applicazione di sanzioni penali ai sensi della legge 18 agosto 2000, n. 248.

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