bardìglio

sm. [sec. XVIII; dallo spagnolo pardillo, dim. di pardo, grigio]. Marmo di colore da grigio intenso ad azzurrognolo, di aspetto uniforme o con venature sfumate più scure o con screziature bianche. È un calcare cristallino a struttura saccaroide o ceroide; la resistenza e la lavorabilità sono in relazione con la grana, da grossolana nelle qualità inferiori, a minuta in quelle più ricercate e apprezzate. A seconda delle tonalità si distinguono diverse varietà. Il bardiglio di Carrara è quello tipico: a una micropigmentazione di natura carboniosa o bituminosa è imputabile la colorazione, grigio-azzurra nel bardiglio comune, grigio-bluastra nel bardiglio cupo; altre significative varietà sono il bardiglio imperiale, a grana fine e di tinta uniforme, e il bardiglio tigrato, a macchie nette, ben allineate. § Bardiglio di Bergamo, o volpinite (perché cavato nella zona di Volpino, in Val Camonica), anidrite del Trias inferiore, a netta struttura saccaroide, facilmente lavorabile e di bell'aspetto, impiegabile però solo al riparo dagli agenti atmosferici. Il colore grigio azzurrognolo e la presenza di zonature e di venature lo rendono simile al vero bardiglio, donde il nome.

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