beshir

tappeto lavorato da nomadi turcomanni fino agli inizi del sec. XX nei territori dell'Afghanistan settentrionale (forse trae il nome dal villaggio di Bashir sul confine afghano a S di Buhara). Più caratteristico nel piccolo formato, il beshir è tessuto con lana di capra e annodato alla persiana con lana di pecora (800-1700 nodi senneh per dm²) con alte cimose in rosso striate da tramatura blu e verde. Nell'ornato turcomanno a schema fisso confluiscono sul fondo rosso del campo, spartito a losanghe, stilizzati motivi decorativi di derivazione persiana e cinese (croci, ottagoni, stelle, rosette, ali di farfalla, nastri serpentini punteggiati), disposti in un disegno continuo di armonizzata colorazione, impostata su varie tonalità di rosso con note di verde, blu, arancione e giallo. Nel tipo da preghiera il tappeto beshir offre esempi di raffinata composizione.

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