brètone o brèttone

Indice

Lessico

agg. e sm. [sec. XIV; dal latino tardo Brit(t)o-ŏnis].

1) Della Bretagna; abitante o nativo della Bretagna; la lingua celtica parlata originariamente in Bretagna: ciclo bretone, vedi ciclo; razza bretone, razza equina.

2) In geologia, fase bretone, fase dell'orogenesi ercinica, manifestatasi tra il Devoniano superiore e il Dinantiano, particolarmente intensa nella sezione occidentale delle catene armoricana e varisica.

Linguistica

Lingua celtica parlata in Francia nella Bassa Bretagna a ovest di una linea immaginaria che dalla foce del fiume Vilaine giunge a Plouha. Si tratta di una parlata del celtico insulare, e più precisamente del gruppo britannico, che sotto la spinta delle invasioni germaniche nel corso dei sec. V-VI dalla Britannia fu trapiantata sul continente. Cronologicamente vi si possono distinguere una fase antica, una fase media e una fase moderna. I documenti più antichi sono costituiti da glosse ad autori latini che vanno dal sec. IX all'XI. È attualmente parlato ancora da ca. un milione di persone, quasi tutte bilingui, ma appare in costante regresso di fronte al francese, nonostante gli sforzi di alcuni movimenti regionalistici che si battono per un rilancio della parlata locale (la radio e la televisione francesi dedicano pochissimo tempo a trasmissioni locali in bretone, e soltanto in poche scuole esiste un insegnamento del bretone, molto ridotto e facoltativo). Vi si possono distinguere numerose varietà dialettali, di cui quattro sono le principali: il dialetto di Tréguier, quello di Léon e di Cornouaille, e quello di Vannes che maggiormente si differenzia dagli altri tre.

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