cèduo

agg. [sec. XVI; dal latino caedŭus, da caedĕre, tagliare]. Che si può tagliare, sottoposto a tagli: pianta cedua, pianta alla quale, di quando in quando, vengono tagliati in tutto o in parte i rami; bosco ceduo o solo ceduo come sm.: bosco sottoposto periodicamente al taglio di una parte o di tutte le piante che lo costituiscono, le quali sono in grado di riprodursi mediante l'emissione di nuovi getti (polloni) dalle gemme quiescenti nelle ceppaie. Il bosco ceduo è costituito essenzialmente da latifoglie (querce, carpini, faggi, castagni, ecc.) e, a seconda delle modalità del taglio, si dice ceduo a terra (o a ceppaia), quando le piante vengono recise al colletto (e fornisce legname da ardere, pali o legname d'opera), e ceduo a capitozza. In Italia oltre il 55% della superficie boscata è trattata a ceduo.

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