còstola

Indice

Lessico

sf. [sec. XIII; latino tardo costŭla, dim. di costa].

1) In anatomia, lo stesso che costa: mostra le costole, gli si vedono (o contano) le costole, è assai magro (detto di persona o animale); rompere, spianare le costole a qualcuno, bastonarlo, ridurlo a mal partito; stare, mettersi alle costole di qualcuno, stargli sempre appresso, assillarlo; avere qualcuno alle costole, averlo sempre vicino, esserne perseguitato.

2) Per estensione: A) In botanica, nervatura fogliare mediana (o rachide) che solca la foglia dalla base all'apice; talvolta è molto sviluppata, come nella bietola da coste; più genericamente, prominenza più o meno accentuata che si presenta alla superficie di frutti o altri organi vegetali (ovari, fusti, ecc.). B) In edilizia, nelle volte o nelle cupole, nervatura in pietra, ferro, cemento o laterizio, a sezione più o meno complessa, allo scopo di rinforzare e contrastare gli sforzi trasversali; nei profilati a doppio T, la parte di collegamento delle ali o piattabande. C) Com., il dorso di un libro o di un qualsiasi oggetto; la parte di una lama opposta al taglio; la parte del pettine opposta ai denti.

3) In geometria, sinonimo di spigolo.

4) Nella costruzione navale, ciascuno degli elementi "Il disegno schematico della costola è a pag. 355 del 7° volume." resistenti trasversali, opportunamente distanziati fra loro, che contribuiscono a dare forma e robustezza allo scafo, nonché appoggio al fasciame. Sinonimo in disuso, costa. "Per il disegno schematico della costola vedi il lemma del 7° volume."

Costruzione navale

Gli scafi in legno, in relazione soprattutto alle dimensioni, hanno costole (chiamate anche ossature e, impropriamente, ordinate) a doppio strato, a semplice strato, curvate a vapore, lamellari; ciascuna costola interessa in genere la zona del fondo, del ginocchio e del fianco. La costola a doppio strato, largamente impiegata in passato, è composta da due serie (ordini o piani) di pezzi diritti o naturalmente curvi, affiancate l'una all'altra sul piano del garbato e collegate mediante perni e caviglie. Quella a semplice strato, usata talvolta per scafi di lunghezza modesta, è formata da una successione di pezzi diritti o naturalmente curvi, collegati per esempio con parelle o contropezze. Le costole degli scafi in acciaio con struttura saldata (ormai in prevalenza) interessano generalmente solo la zona del fianco (ossatura); sono costituite da profilati di sezione opportuna o hanno struttura composita.

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