placca

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sf. (pl. -che) [sec. XIX; dal francese plaque].

1) Sottile lamina di metallo di varie dimensioni, adatta a usi diversi, piastra: ricoprire con una placca d'argento. In particolare: piastrina recante inciso il nome o altre indicazioni, usata come distintivo o come segno di riconoscimento da alcune categorie di lavoratori; anche decorazione di ordini cavallereschi. Negli impianti frigoriferi, placca refrigerante, piastra metallica su cui sono saldati i tubi o le serpentine refrigeranti. In fonderia, placca modello, piastra di metallo o legno che porta applicati o incorporati i modelli e gli altri accessori (canali di colata, montanti, ecc.) e serve per la formatura rapida dei getti.

2) Nell'alpinismo, tratto di parete rocciosa senza appigli o lastrone di ghiaccio quasi verticale.

3) In anatomia, placca motrice, formazione rotondeggiante situata nella compagine di un muscolo, nel punto in cui la terminazione di una fibra nervosa motrice viene a contatto con una fibra muscolare; placca di Peyer, formazione di tessuto linfatico, posta al di sotto della mucosa dell'intestino tenue; placca striata, area ispessita e rivestita da folte ciglia, presente nella parete esterna delle cellule dell'epitelio intestinale.

4) In embriologia, placca primitiva, l'ispessimento iniziale del disco germinativo delle uova dei Sauropsidi, a livello del quale epiblasto e ipoblasto sono uniti mentre tra loro si va formando il blastocele; nello sviluppo delle uova degli Uccelli la placca si allunga poi a formare la linea primitiva, mentre nelle uova dei Rettili dalla placca si estroflette il processo cefalico.

5) In patologia, placche ateromasiche, aree più o meno estese di degenerazione grassa della tunica intima, spesso ulcerate, di colore giallastro, caratteristiche dell'arteriosclerosi; si trovano nell'aorta e nei grossi e medi vasi arteriosi; placche dei fumatori o leucoplasie, displasie epiteliali semplici, riscontrabili sulla mucosa orale, di colore biancastro opalino, leggermente rilevate, a contorni irregolari; placca opalina, formazione della mucosa orale, di colore grigio-argento, caratteristica della sifilide nel periodo secondario; placca dentale, pellicola di mucopolisaccaridi di origine salivare che si deposita sullo smalto dei denti; inizialmente è asettica ma dopo un'ora dalla sua formazione viene colonizzata da germi della flora batterica orale; dopo circa cinque giorni, a maturazione avvenuta, inizia a calcificarsi con depositi di sali di calcio e dà origine al tartaro. La placca dentale si può allontanare prima che diventi placca batterica con lo spazzolamento dei denti e il filo interdentale.

6) In geologia, placche litosferiche (o zolle litosferiche) sono calotte sferiche costituite da tutta la crosta e dalla parte superiore (solida) del mantello (insieme che viene definito col nome di litosfera), che, galleggiando sull'astenosfera sottostante, coprono come tessere di un puzzle tutta la superficie terrestre, interagendo tra loro lungo delle zone dette margini. Le placche possono essere costituite esclusivamente da litosfera oceanica (per esempio placca pacifica), oppure sia da litosfera oceanica che continentale (per esempio placca sudamericana). La forma e le dimensioni di una placca non sono fisse nel tempo, ma variano, aumentando le loro dimensioni lungo i margini di accrescimento (dorsali) e diminuendole, fino addirittura a scomparire del tutto nell'astenosfera, lungo i margini di consunzione (zone di subduzione). Le placche, inoltre, non sono ferme in una posizione ma si spostano sulla superficie terrestre, allontanandosi o avvicinandosi reciprocamente, secondo movimenti di rotazione attorno a un proprio asse, detto asse di rotazione della placca, in ossequio al teorema di Eulero "Per approfondire Vedi Gedea Astronomia vol. 1 pp 43-44" "Per approfondire Vedi Gedea Astronomia vol. 1 pp 43-44" .