Lessico

sf. [sec. XII; latino cŭlpa].

1) Qualunque azione od omissione riprovevole o dannosa secondo il principio morale e umano e la responsabilità che ne deriva a chi la commette: colpa grave, lieve, imperdonabile, macchiarsi di una colpa; non avere alcuna colpa; pentirsi delle proprie colpe. In particolare, violazione della volontà divina, peccato.

2) Causa principale, anche se involontaria, di effetti spiacevoli, di eventi dannosi: è stata tutta colpa mia; addossarsi la colpa di qualche cosa, assumersene la responsabilità; cadere in colpa, commettere una mancanza; non aver né colpa né peccato in un'azione, non esserne responsabili; dare a qualcuno la colpa di qualche cosa, accusarlo, attribuirgli una mancanza.

Diritto

Nel diritto civile, il concetto di colpa acquista rilievo in conseguenza di una lesione di diritti altrui sotto le due diverse forme di colpa contrattuale ed extracontrattuale: nella colpa contrattuale l'inadempiente è considerato responsabile, salvo che non dimostri la sopravvenienza di una causa di non responsabilità; nella colpa extracontrattuale colui che è stato danneggiato deve dimostrare la responsabilità dell'agente. Nel diritto penale, la colpa è considerata come un atto compiuto per imperizia, negligenza o imprudenza ed esclude la volontarietà dell'evento, che invece è implicita nel dolo; di conseguenza il reato per colpa sarà inferiore a quello doloso. § Il Codice della Navigazione fa carico al comandante della nave dei danni provenienti alla merce da un cattivo stivaggio, da difetto di custodia o da insufficiente diligenza nello scarico; il comandante è pure incolpato per ogni negligenza nella condotta tecnica della nave (per esempio errate manovre in navigazione). Le “clausole di negligenza” esonerano dalla responsabilità della colpa tanto l'armatore che il proprietario della nave. Per i trasporti aerei, colpa di pilotaggio; anche in questo caso la legge riconosce l'esonero della responsabilità al vettore.

Psicologia

Il sentimento di colpa è uno stato psichico spiacevole conseguente a un'azione vissuta come riprovevole (violazione di una norma etica, morale o religiosa). Esso si associa a un abbassamento del livello di autostima e alla tendenza ad assumere un comportamento espiatorio o riparatorio. Negli stati depressivi, il senso di colpa può essere un sentimento globale, non in rapporto a un'azione specifica, che può spingere il soggetto ad autopunirsi. Secondo l'interpretazione psicanalitica, esso è conseguenza di un conflitto conscio o inconscio tra Io e Super-Io e il bisogno di autopunizione è l'effetto del conflitto inconscio con un Super-Io molto rigido.

Teologia

La colpa morale è la trasgressione alla legge morale e presuppone l'atto di volontà. Poiché l'ordine naturale, da cui è costituita la legge morale, risale a Dio, la trasgressione di esso è ritenuta dalla dottrina cattolica come disobbedienza a Dio stesso, e quindi colpa teologica. I presupposti essenziali della colpa sono la libertà, la conoscenza della legge morale e del contrasto fra questa e la volontà che elegge l'atto e non può perciò sussistere nel caso d'ignoranza dell'obbligo morale o di non avvertenza della contraddizione tra questo e l'atto del volere.

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