camèlia

sf. [sec. XVIII; dal nome del padre G. J. Kamel che per primo ne descrisse la specie]. Nome comune della pianta arbustiva sempreverde Camellia japonica della famiglia Teacee, originaria del Giappone e diffusamente coltivata a scopo ornamentale nei territori a clima mite, in Italia particolarmente attorno ai grandi laghi prealpini. Alta 2-4 m, porta foglie ovali-oblunghe, coriacee, denticolate; i fiori sono grandi, con 5 sepali, 5 o più petali liberi o saldati alla base, bianchi, rosei o porporini, unicolori o screziati, inodori; gli stami sono numerosi e attorniano un ovario supero pluristilo, contenente pochi ovuli; il frutto è una capsula legnosa. Sono note numerose varietà pregiate, a fiori doppi, profumati.

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