cheratòsi

sf. [da cherato-+-osi]. Alterazione cutanea caratterizzata da ipertrofia e ispessimento degli strati cornei epidermici. La cheratosi follicolare è caratterizzata da neoformazioni papulari verrucose e crostose distribuite simmetricamente sul tronco, sulle ascelle, sul collo, sulla faccia e sul cranio. La cheratosi palmoplantare congenita, detta anche cheratoma, è caratterizzata da ispessimento dello strato corneo dell'epidermide del palmo delle mani e della pianta dei piedi che può fessurarsi ed essere francamente dolorosa; si accompagna non di rado a turbe mentali. Nella cheratosi pilare, o ittiosi follicolare, l'alterazione della cheratinizzazione è limitata ai follicoli piliferi (piccole papule follicolari localizzate alle braccia). Negli adolescenti è caratterizzata dalla proliferazione di piccoli corni cutanei peripilari di colore brunastro, localizzati sulla cute arrossata della faccia posteriore delle braccia e delle cosce. La cheratosi attinica, un tempo detta cheratosi senile, in quanto interessa l'età media o avanzata, è causata dall'eccessiva esposizione ai raggi solari, colpisce con predilezione le carnagioni chiare ed è considerata una lesione precancerosa, su cui può svilupparsi un epitelioma spinocellulare. È caratterizzata da chiazze più o meno rilevate, dello stesso colore della cute o rossastre. La cheratosi da raggi è anch'essa una lesione precancerosa e si instaura sulla pelle sottoposta a irradiazione (per motivi professionali, per esempio radiologi o in seguito a radioterapia). La cheratosi seborroica, detta anche verruca seborroica, si manifesta con chiazze giallastre o brune ed è una lesione benigna dell'età media.

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