citrina

sf. [sec. XX; dal latino citrus, cedro (botanica: Pinacee)]. Miscela dei glucosidi flavonici esperidina ed eriodictina isolata per la prima volta nel succo di limone e contenuta in genere nella buccia dei frutti acidi del genere Citrus. È detta anche vitamina della permeabilità o vitamina P per la sua azione specifica sulla permeabilità dei capillari sanguigni. Con lo stesso nome vengono però indicate varie sostanze di origine naturale aventi azione biologica simile a quella della citrina. La citrina si presenta in cristalli prismatici di colore giallastro, poco solubili in acqua, solubili in alcol e in acido acetico. Per la sua azione di antifragilità vasale viene adoperata in medicina nel trattamento delle malattie emorragiche (nefropatie emorragiche, emorragie oculari e del tratto digerente), nelle malattie da raggi, per ridurre il sanguinamento e prevenire la rottura dei capillari sanguigni dopo interventi chirurgici.

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