collasso

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sm. [sec. XIX; dal latino tardo collapsus, caduta].

1) Grave e improvvisa condizione morbosa, dovuta a cause diverse (traumi, ferite, malattie infettive), che consegue a un ridotto ritorno venoso al cuore per il permanere del sangue nel circolo periferico o in seguito a emorragia. Il cardiovascolare, o cardiocircolatorio, è caratterizzato da cianosi, raffreddamento corporeo, polso rapido e poco percettibile, caduta della pressione arteriosa e perdita di coscienza. Il polmonare consiste nel collabimento del tessuto polmonare che viene a essere privo di aria e simile a quello fetale; si verifica tipicamente in caso di compressione esterna, per esempio da parte di un versamento pleurico, e comporta una riduzione del volume occupato dal polmone.

2) Nel linguaggio tecnico, cedimento di una struttura.

3) Difetto che talvolta presentano i legnami sottoposti a essiccazione artificiale non ben controllata. Si manifesta con ondulazioni superficiali e con fessurazioni interne, talora appena percettibili.

4) In astronomia, gravitazionale, processo durante il quale una stella cede alle forze autogravitazionali, non più equilibrate dalla contropressione di radiazione, contraendo notevolmente le proprie dimensioni. È un fenomeno che interessa stelle giunte alla fase finale della propria evoluzione, nel cui nucleo le reazioni termonucleari, dalle quali la contropressione radiativa è alimentata, tendono a estinguersi; gli strati gassosi della stella, quindi, non più sorretti dall'energia interna, cedono al loro stesso peso, dando luogo al collasso gravitazionale. A seconda della massa iniziale, la stella collassata può trasformarsi in una nana bianca, in una stella a neutroni o in un buco nero.

5) In geologia, struttura di , struttura tettonica originatasi per scivolamento o crollo indotto dalla forza di gravità. Una serie sedimentaria costituita da strati abbastanza inclinati può scivolare lungo un livello più plastico, rappresentato da strati argillosi o gessosi che fungono da lubrificante: si formano delle pieghe superficiali con vergenza comune nella direzione dello scivolamento. Strutture simili, ma di maggiore entità, possono costituire delle falde di ricoprimento.