concrèto

Indice

Lessico

agg. e sm. [sec. XIII; dal latino concrētus, pp. di concrescĕre, condensarsi].

1) Agg., consistente, solido: “Noialtri sentiremo privazioni d'un pane che sia vero pane, concreto, croccante” (E. Cecchi). Fig., stabilito con precisione; positivo: “La Poesia ha, quanto la Pittura, bisogno di rappresentazioni particolari, che i logici chiamano idee concrete” (Foscolo).

2) Dei nomi che indicano esseri o cose la cui esistenza può essere percepita dai sensi, o che si considerano esistenti in sé anche se per lo più sfuggono ai sensi (Dio, anima), in contrapposizione ai nomi astratti che denotano entità esistenti solo nel pensiero come astrazioni ricavate da una realtà concreta (così da persone oneste si astrae il concetto di onestà).

3) Sm., il dato oggettivo, specifico; in concreto, nella realtà, in modo concreto.

4) Musica concreta, tipo di composizione musicale che non utilizza i suoni emessi dagli strumenti tradizionali, ma elementi sonori diversi, quali per esempio il canto degli uccelli.

Filosofia

Il termine assume significati diversi in relazione con quello attribuito dalle diverse scuole o dai vari autori al reale; nella scolastica si dice concreta la nozione generale di un soggetto: per esempio uomo; nella disputa medievale sugli universali, il concetto di concreto è quello incorporato nelle cose singole; per l'idealismo è invece concreto non il singolo individuo, ma l'universale determinato in tutti i momenti del suo essere; Schopenhauer trova il concreto nei concetti che si collegano direttamente all'esperienza; nel pensiero moderno, da Blondel, Bergson, dal neoidealismo all'esistenzialismo, è costante il richiamo alla necessità della concretezza.

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