condótta forzata

condotta per il trasporto di acqua sotto pressione per l'alimentazione di turbine idrauliche. Una condotta forzata consta di una serie di tronchi di tubazione in acciaio o cemento armato (talvolta anche in ghisa), collegati fra loro mediante giunti opportuni. Le condotte forzate in cemento armato possono essere utilizzate per pressioni inferiori alle 2 atm; per delle pressioni superiori, fino a 5 atm, conviene ricorrere a tubazioni in cemento armato precompresso, dove la funzione resistente è affidata a una blindatura metallica esterna, ottenuta con filo metallico avvolto attorno al tubo. L'uso di condotte forzate in cemento armato è tuttavia limitato al caso di impianti con piccoli salti d'acqua e portate considerevoli. Per pressioni superiori si usano tubi metallici in acciaio, chiodati o saldati, e trafilati Mannesmann; infine per le alte e altissime pressioni vengono impiegati tubi saldati lungo una generatrice e blindati. Le giunzioni tra i diversi tronchi possono essere a bicchiere, a flangia, saldate, con chiodatura a sovrapposizione, con manicotto conico chiodato, ecc. Speciali tipi di tubi sono quelli predeformati o precompressi a freddo, che derivano dal tipo blindato e ne costituiscono un perfezionamento. Le condotte forzate seguono molto da vicino il profilo del terreno, con tratti rettilinei, detti livellette, che si appoggiano su selle in calcestruzzo; ogni livelletta viene fissata a un blocco di ancoraggio ed è provvista di un giunto atto a permetterne la dilatazione termica, assicurando la tenuta ermetica. Al termine della condotta si trova generalmente un collettore che alimenta le turbine.

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