Lessico

sf. [sec. XIII; dal latino condicío-ōnis, da condicĕre, stabilire un accordo].

1) Fatto, circostanza necessaria al determinarsi di un altro fatto: “La fede è... la condizione preliminare e necessaria della poesia” (De Sanctis).

2) Clausola, limitazione cui è subordinata la validità di un patto: resa senza condizioni, a discrezione; per firmare pose una condizione; a condizione, alla condizione, col patto che: verrò a condizione che veniate anche voi; sotto condizione, con riserva.

3) Qualità richiesta per un determinato fine: queste sono le condizioni necessarie per essere dichiarati idonei.

4) Per lo più al pl., stato fisico, spirituale e simili di una persona: le sue condizioni di salute peggiorano; condizioni finanziarie.

5) Stato, livello sociale: una persona di umile condizione.

6) Natura, qualità, carattere di persone o cose; modo: studiare le condizioni di una regione; condizioni di vita; in particolare, stato di conservazione: una cosa in pessime condizioni; essere in condizione, avere la capacità: non sono in condizione di giudicare.

Analisi matematica

Per condizioni iniziali si intendono quelle che impongono all'integrale y(x) di un'equazione differenziale ordinaria e alle sue derivate fino a un certo ordine di assumere, in corrispondenza di un valore x0 della variabile, valori prefissati y(x0), y´(x0), y´´(x0) ...; se l'equazione differenziale è di ordine n nell'integrale y(x) vi sono n costanti arbitrarie e si possono imporre condizioni iniziali fino alla derivata di ordine n-1. Il problema della determinazione dell'integrale che soddisfi condizioni iniziali assegnate si chiama problema delle condizioni iniziali o di Cauchy.

Diritto

La tecnica giuridica romana non formulò lo schema verbale della condizione risolutiva, raggiungendo, peraltro, gli stessi scopi pratici mediante il ricorso alla condizione sospensiva opposta oppure a un patto risolutivo, aggiunto al negozio non condizionato, sottoposto a condizione sospensiva. Le condizioni potevano essere proprie o improprie (quando l'evento futuro posto come condizione non era obiettivamente incerto, oppure era un evento incerto ma già verificato). Per le condizioni obiettivamente impossibili il negozio era nullo. In età giustinianea furono equiparate alle impossibili anche le condizioni illecite. § Nel diritto italiano vigente la condizione è un elemento accidentale del negozio giuridico che ne limita l'efficacia subordinandolo al verificarsi di un evento futuro e incerto. La condizione è volontaria se posta in essere dalle parti; legale (condicio iuris) se costituisce il presupposto dal quale la legge fa dipendere determinati effetti (per esempio, la celebrazione del matrimonio per chiedere la separazione legale). La condicio iuris era già presente nel diritto romano come clausola aggiuntiva a un negozio giuridico. Le condizioni sono inoltre: sospensive, quando tengono sospesa, fino al verificarsi della condizione, l'efficacia del negozio giuridico; risolutive, quando al loro avverarsi il negozio decade (per esempio: “il contratto sarà sciolto se otterrò un'offerta migliore”). Le condizioni possono essere ancora illecite (per esempio: “ti darò mille se ucciderai Caio”), in tal caso il negozio è, ipso facto, nullo; impossibili, cioè non potranno mai verificarsi: se la condizione è sospensiva, il negozio è nullo; se risolutiva, non si verificherà mai e pertanto il negozio resterà valido per sempre. Con il verificarsi della condizione la situazione negoziale diventa definitiva.

Filosofia

Nella filosofia contemporanea, la nozione di condizione è stata elaborata come concetto complementare e in taluni casi sostitutivo a quello di causa; mentre però la causa è sufficiente di per sé a produrre l'effetto, la condizione stabilisce semplicemente l'area di possibilità al di fuori della quale non si dà l'oggetto condizionato. Così lo intende Kant nella Critica della ragion pura, distinguendo le condizioni dalle cause dell'esperienza. La condizione, inoltre, mentre delimita l'area di possibilità di un evento, ne stabilisce una o più caratteristiche. In questo senso la nozione è stata discussa e impiegata dalle scienze storiche e sociali del Novecento, in particolare nell'opera di Max Weber.

Fisica

Nel linguaggio scientifico, limitazione imposta a enti o grandezze perché si verifichi un dato evento o abbia senso un certo risultato. In fisica, per esempio, condizione di Abbe è la relazione che deve essere verificata perché un sistema ottico centrato sia esente da aberrazione di sfericità. Sempre in fisica, con significato particolare, per condizioni normali (sigla c. n.) si intende lo stato di una sostanza, generalmente un gas, alla pressione di 1 atm e alla temperatura di 0 ºC. Nei problemi riconducibili alla soluzione di un'equazione o di un sistema di equazioni, condizione di realtà è che tali soluzioni siano reali, in quanto altrimenti non avrebbero significato fisico o geometrico. § Condizione necessaria è una condizione che deve essere soddisfatta perché si verifichi una data situazione; per esempio, in meccanica, le condizioni di equilibrio sono particolari relazioni tra grandezze fisiche necessarie per la stabilità di un sistema materiale. Condizione sufficiente è una condizione che, se soddisfatta, garantisce il prodursi della situazione considerata; per esempio, condizione sufficiente perché un'automobile si fermi è che in essa manchi la benzina. Condizione necessaria e sufficiente perché la situazione in esame si verifichi è che essa si verifichi allora e allora soltanto che la condizione è soddisfatta. Una condizione può essere necessaria senza essere sufficiente e viceversa. Infatti nel primo esempio la condizione è sempre necessaria, ma, come nel caso dei sistemi deformabili, non sufficiente; nel secondo la condizione è sufficiente ma non necessaria; infatti l'automobile potrebbe fermarsi per altre ragioni.

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