congiuntivite

sf. [sec. XIX; da congiuntiva+-ite]. Stato infiammatorio della congiuntiva. Le congiuntiviti possono essere classificate in base al loro decorso (acute, subacute, croniche) o in base agli agenti eziologici (batteri, virus, spirochete, cause fisiche, ecc.). Tra le forme batteriche acute ricordiamo: la congiuntivite batterica non gonococcica , provocata il più delle volte da Stafilococco aureo, Streptococcus pneumonia che si manifesta, in genere, in modo epidermico con chemosi palpebrale e congiuntivale e abbondante secrezione mucopurulenta e che viene trattata con colliri antibiotici; la congiuntivite gonococcica provocata, nell'adulto, da contatto sessuale diretto con persona affetta da gonorrea o come autoinfezione per inoculo durante un'infezione genitale; la congiuntivite da inclusi , che comprende la congiuntivite neonatalee la cosiddetta congiuntivite da piscina, provocata da un'infezione da Chlamydia trachomatis, presente nel canale vaginale e nelle secrezioni infette. Si manifesta con secrezioni mucopurulente dell'occhio, spesso monolaterali. Viene trattata nei neonati con terapia antibiotica sistemica al fine di prevenire l'insorgenza di una polmonite da Chlamydia e negli adulti con eritromicina sistemica per curare anche l'infezione genitale. Va curato anche il partner sessuale. Vi sono poi: la congiuntivite allergiche, affezione stagionale dovuta ad allergia a pollini volatili, che si manifesta con arrossamento degli occhi, intolleranza alla luce, prurito e lacrimazione eccessiva; spesso è accompagnata da rinite allergica. E' tipica della primavera, tarda estate e autunno, in base ai periodi di pollinazione dei più comuni allergeni vegetali. Viene trattata con antistamici, cortisonici e vasocostrittori locali e con antistaminici sistemici; le congiuntivite virali, che sono in genere provocate dai virus influenzali e parainfluenzali. L'occhio è arrossato e dolorante, la lacrimazione è aumentata ma in genere non c'è sovrainfezione batterica, quindi non c'è pus. Le forme virali sono altamente contagiose e il paziente deve essere invitato a lavarsi le mani frequentemente e a pulire l'occhio con soluzioni antisettiche e lenitive. Non esiste terapia specifica. Le congiuntiviti virali guariscono da sé al massimo in due-tre settimane. Per quanto riguarda le congiuntiviti croniche, le cause sono analoghe a quelle delle congiuntiviti virali e la cronicizzazione è dovuta per lo più a una cura insufficiente o assente. Un discorso a parte merita la congiuntivite cronicheda Chlamydia trachomatis che provoca il tracoma, malattia endemica nei paesi del terzo mondo e in particolare in Africa e causa del maggior numero di cecità infantili nel mondo. Per prevenire il tracoma basterebbe mettere a disposizione delle popolazioni affette un semplice collirio antibiotico da instillare negli occhi dei neonati e dei bambini affetti. L'Organizzazione mondiale della sanità sta promuovendo da alcuni anni una campagna mondiale per l'eradicazione del tracoma. .

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