contusióne

sf. [sec. XIV; dal latino contusío-ōnis, propr. percossa]. Lesione traumatica prodotta da un agente lesivo largo e smusso che senza indurre discontinuità nell'epidermide schiaccia le parti molli sottostanti. Nella contusione il sangue può infiltrarsi (ecchimosi) nei tessuti circostanti o raccogliersi in ridotte cavità del tessuto connettivo interstiziale (suggellazioni), diffondersi nel tessuto cellulare lasso (suffusione) o formare una raccolta (ematoma). Clinicamente le contusioni si differenziano in tre gradi: il primo, caratterizzato dalla presenza di ecchimosi con colorazione che passa dal rosso al blu-verdastro, al giallo-ocra; il secondo, caratterizzato dalla presenza di ematoma; il terzo, quello con necrosi cutanea e successiva trasformazione della contusione in piaga. A seconda della natura delle contusioni possono comparire febbre e shock. Il trattamento di una contusione prevede l'applicazione di impacchi freddi e di pomate o gel a base di eparina.

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