Lessico

sm. [sec. XIV; provenzale coisin, che risale al latino coxa, anca, coscia].

1) Sacchetto di stoffa imbottito di lana, di piume o gommapiuma per appoggiarvi il capo, i piedi o su cui ci si siede. Anche articolo di arredamento per ornare divani, letti e simili.

2) Negli autoveicoli, cuscino gonfiabile, dispositivo di sicurezza attiva, noto come airbag, costituito da un involucro che, in caso di violento scontro frontale, viene gonfiato automaticamente da una bomboletta di aria compressa, proteggendo il guidatore dall'urto contro il volante.

3) Ciò che è compreso tra due corpi, superfici, ecc.: cuscino d'aria, la massa d'aria racchiusa fra due superfici, in particolare, la massa d'aria compressa che s'interpone fra una superficie solida o liquida e il fondo di un veicolo detto pertanto veicolo a cuscino d'aria.

Tecnica: il cuscino d'aria

"Per il cuscino d'aria portante vedi schemi al lemma del 7° volume." Ha la capacità di sostenere un idoneo veicolo "Gli schemi relativi al cuscino d’aria portante sono a pag. 504 del 7° volume." a una certa altezza dal suolo permettendogli così di muoversi sopra superfici solide, liquide o paludose; la ridotta resistenza alla traslazione consente al mezzo di raggiungere elevate velocità, dell'ordine di 100 km/h sull'acqua e di olte 200 km/h su speciali vie di corsa; inoltre, tale sistema rende praticamente inutile qualsiasi complesso di infrastrutture portuali per l'attracco del mezzo, il quale è in grado di usufruire di semplici rampe o di qualsiasi terreno pianeggiante per la sosta. I tipi di cuscino d'aria realizzati sono quelli laminari (con spessore di pochi millimetri) e quelli portanti (con spessori di alcuni decimetri): i primi sono ottenuti erogando aria da più bocche aperte sul fondo del veicolo, i secondi sono ottenuti con un solo getto potente erogato da una bocca centrale, oppure con più getti laminari orientati dalla periferia verso l'interno secondo un angolo di circa 45º. L'aria per il cuscino viene erogata da idonei compressori: la potenza che occorre impegnare per garantire lo spessore richiesto per il cuscino d'aria è proporzionale sia alla portata d'aria eiettata, sia alla pressione di questa; inoltre il rapporto tra il peso di un veicolo a cuscino d'aria e la sua superficie in pianta è pari alla pressione del cuscino. Da ciò deriva che, per realizzare un veicolo di non eccessive dimensioni, pur con elevati rapporti peso/potenza, è necessario ridurre, per quanto possibile, la portata d'aria che serve alla levitazione del veicolo stesso. Per ridurre la portata d'aria si ricorre all'espediente di munire il veicolo con un bordo sporgente oltre il fondo, costituito da materiale flessibile (grembiule); questo, come del resto l'orientamento verso l'interno dei getti, limita al massimo la dispersione dell'aria e quindi la portata. Particolare importanza ha la legge che lega le variazioni di pressione del cuscino d'aria allo spessore del medesimo, per un assegnato valore della potenza impegnata per alimentarlo. Poiché infatti ogni aumento di spessore è accompagnato da una diminuzione di pressione, e viceversa, il veicolo a cuscino d'aria risulta possedere una marcata stabilità di quota, che viene sfruttata per ottenere anche doti di stabilità al beccheggio e al rollio attraverso la compartimentazione del cuscino d'aria in più settori, in ciascuno dei quali la pressione aumenta o diminuisce a seconda che, in seguito a rotazioni di beccheggio o di rollio, lo spessore d'aria in ciascuno di essi diminuisca oppure aumenti. Tale legge è sfruttata soprattutto nei veicoli a cuscino d'aria a lamina portante, che con impegni di potenza estremamente limitati possono assicurare la levitazione di carichi rilevanti. In linea di massima, le pressioni del cuscino d'aria più convenienti risultano all'incirca proporzionali alle dimensioni lineari del veicolo e di conseguenza è facile prevedere che i veicoli a cuscino d'aria di peso e dimensioni più ragguardevoli risulteranno complessivamente superiori, nell'economia di esercizio, a quelli più piccoli e più leggeri. A titolo indicativo, per veicoli con peso di 3000 kg e lunghezza di 10 m, la pressione del cuscino si aggira su 120 kg/m²; mentre per veicoli lunghi ca. 25 m e pesanti attorno ai 30.000 kg, si giunge a pressioni di 300 kg/m². È da rilevarsi come anche i più elevati valori di pressione sopra riportati risultino pari a 1/30 ca. di atmosfera, e quindi vistosamente inferiori a quelli di qualsiasi pneumatico. L'impiego del cuscino d'aria non offre tuttavia al veicolo né possibilità di traslazione (realizzata con eliche di tipo aeronautico o con motori lineari), né stabilità direzionale, data la pratica inesistenza di forze di aderenza. La stabilità nella traslazione ad alta velocità viene ottenuta mediante l'impiego di superfici stabilizzatrici verticali (analoghe a quelle dei velivoli); nella traslazione a bassa velocità è invece affidata a organi di controllo direzionali (per esempio a eliche orientabili). Sono stati realizzati vari tipi di veicoli a cuscino d'aria (hovercraft, naviplano, aerotreno, ecc.) che pur essendo sollevati in aria non si possono considerare veri aeromobili, sia perché operano a quote di pochi decimetri sia perché non possono evoluire nell'aria.

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