decarbonizzazióne

Termine con cui si definisce il processo che conduce alla progressiva riduzione del rapporto carbonio-idrogeno nelle fonti di energia. I diversi combustibili, infatti, soprattutto quelli provenienti da fonti non rinnovabili, presentano proporzioni estremamente variabili di questi elementi: il legno sottoposto a combustione contiene dieci atomi di carbonio per ogni atomo di idrogeno (10:1), il carbone due atomi di carbonio e uno di idrogeno (2:1). Negli altri combustibili fossili il rapporto si sposta ulteriormente a vantaggio dell’idrogeno (petrolio 1:2, gas naturale 1:4), senza tuttavia giungere a un totale azzeramento della quantità di carbonio e quindi della quota di emissione di CO2 nell’atmosfera terrestre.
L’obiettivo della decarbonizzazione è quello di spostare il consumo energetico verso fonti con livelli estremamente bassi di carbonio, fino a sostituirle completamente con fonti pulite e rinnovabili (energia eolica, solare, idroelettrica, geotermica). L’Unione Europea si è posta come traguardo la riduzione delle emissioni di CO2 del 40% entro il 2030 rispetto al 1990, così da raggiungere nel 2050 le zero emissioni nette, cioè emissioni così basse da poter essere assorbite in modo naturale dall’ecosistema. A seconda dell’ambito in cui vengono messe in atto le iniziative di abbattimento delle emissioni di carbonio si può parlare di decarbonizzazione di industrie, di economie (Low Carbon Economy) e di intere società.

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