degassàggio

sm. [da degassare]. Atto ed effetto del degassare. § Negli impianti è l'operazione di separazione di gas da un liquido, per esempio dei gas disciolti nell'acqua usata per le caldaie. Il degassaggio (detto anche degassamento) viene ottenuto mediante apparecchiature (degassatori), nelle quali viene creato uno squilibrio tra la tensione di vapore del gas disciolto nel liquido e la pressione parziale di tale gas nell'ambiente sovrastante il liquido. Ciò può essere ottenuto, per esempio, riscaldando il liquido, ed eventualmente portandolo all'ebollizione, o praticando un alto grado di vuoto in un recipiente nel quale il liquido è contenuto, oppure facendo attraversare il liquido da un gas poco solubile, che asporta il gas disciolto. Il degassaggio può talvolta essere ottenuto anche per via chimica: per esempio si può eliminare ossigeno dall'acqua facendolo passare attraverso uno strato di limatura di ferro, con conseguente formazione di ossidi. § In geologia (detto anche degassamento), liberazione dei componenti volatili disciolti in un liquido. Per esempio liberazione di anidride carbonica dalle acque o perdita degli elementi volatili durante la risalita di un magma. § In metallurgia, operazione mediante la quale si eliminano dai materiali metallici i gas disciolti che, se presenti in tenori elevati, portano a un peggioramento delle proprietà di tali materiali. La solubilità dei gas nei bagni metallici decresce al diminuire della temperatura e presenta una brusca e forte diminuzione in corrispondenza della temperatura di solidificazione, cosicché una certa quantità di gas si libera durante la trasformazione del materiale metallico dallo stato liquido a quello solido. Ciò può portare alla formazione di nocive soluzioni di continuità come soffiature, porosità, fiocchi, ecc. I procedimenti più generali usati per l'eliminazione dei gas sono: lavaggio del bagno metallico con una corrente di gas inerte e insolubile, per esempio argo, introdotto con un'apposita lancia a una sufficiente profondità sotto la superficie del bagno stesso; in tal modo i gas nocivi si diffondono nelle bolle del gas insufflato e sono portati da esso alla superficie del fuso e quindi allontanati; fusione e colata sotto vuoto; infatti una pressione ridotta sopra il bagno fuso permette lo sviluppo dei gas disciolti; in tale senso, tecniche recentemente messe a punto hanno portato alla loro pratica eliminazione; aggiunta al bagno metallico di sostanze particolari capaci di formare composti insolubili con i gas disciolti (per esempio aggiunta di sostanze deazoturanti al bagno di acciaio fuso con formazione di nitruri). Infine un metodo talvolta applicabile al materiale metallico allo stato solido è quello di riscaldarlo alle alte temperature, così da allontanare i gas per diffusione.

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