disparato

agg. [sec. XVII; dal latino disparātus, pp. di disparāre, separare]. Molto diverso, differente, che non ha somiglianza con altro: merci disparate, congetture disparate. In filosofia, in generale, concetti che non sono tra loro in relazione di genere a specie o di specie a specie dello stesso genere. In particolare, in Boezio si dicono disparati i termini se diversi ma non contrari; in Leibniz sono disparati due concetti dei quali nessuno contiene l'altro.

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