esoterismo

Indice

Lessico

sm. [sec. XIX; da esoterico]. Il complesso dei contenuti teorici (miti, credenze, dottrine, ecc.) e pratici (riti, culti, ecc.) che istituzionalmente non sono destinati al grande pubblico, ma solo a un certo numero di iniziati. L'esoterismo è rinvenibile nelle espressioni più diverse e ai più diversi livelli culturali: presso i primitivi si apprendono questi segreti soltanto in occasione delle iniziazioni tribali; per operatori sacrali di vario genere (guaritori, indovini, sciamani, ecc.) è spesso previsto un esoterismo professionale; nel mondo classico si avevano i misteri, importantissime espressioni di culto fondate proprio su un contenuto rivelabile solo agli iniziati. Sulla linea dei misteri del mondo classico si formò un esoterismo sapienziale, oltre che religioso, comprendente manifestazioni che vanno dall'ermetismo allo gnosticismo, implicando in quest'ultima forma anche il sorgente cristianesimo. Nella nostra cultura, sia pure in posizione marginale, viene continuata una tradizione esoterica che trova le sue radici in espressioni misticheggianti medievali e nella cabbala giudaica. Da essa procedono certe formulazioni religiose o pseudo-religiose che contrappongono al mondo moderno, giudicato negativamente, una realtà iniziatica extramondana.

Sociologia

Sotto il profilo delle scienze sociali, il proliferare nelle società industriali avanzate, soprattutto a partire dagli anni Ottanta, di gruppi e movimenti di ispirazione esoterica costituisce un interessante argomento di verifica delle teorie sociologiche e antropologiche sulla secolarizzazione. Parliamo di sette esoteriche in termini sociologici quando gruppi di limitate dimensioni, fortemente chiusi nelle relazioni con la comunità esterna ed esclusivi nella selezione degli adepti, sviluppano rituali, pratiche di culto, manifestazioni cerimoniali in cui si evidenziano alcune caratteristiche dominanti e ricorrenti. La principale di queste riguarda il carattere iniziatico dell'inserimento dei seguaci nella setta. L'adepto viene infatti progressivamente avvicinato a gradi di conoscenza nascosti, la cui rivelazione è affidata ad autorità spirituali gerarchicamente disposte secondo differenti livelli di iniziazione. Si tratta, perciò, di una sorta di disvelamento del devoto a contenuti sapienziali di cui i leaders della comunità esoterica sono ritenuti depositari. Il rapporto con una gerarchia interna rigidamente strutturata e corrispondente in genere alle attribuzioni di autorità all'interno del gruppo, segnala un'altra caratteristica propria del settarismo esoterico. Essa consiste nella prevalente legittimazione carismatica che presiede tanto alla produzione delle gerarchie quanto all'elaborazione della cultura del gruppo. Nella grande maggioranza dei casi osservati, l'esoterismo come pratica comunitaria ristretta e altamente selettiva presenta tratti configurativi propri delle sette gnostiche. La conoscenza iniziatica, in altre parole, non è oggetto di divulgazione (a differenza di quanto accade nei movimenti profetici), né strumento di proselitismo, come nelle religioni rivelate o in buona parte degli stessi movimenti settari tradizionali. Il carattere iniziatico ed esclusivo dell'affiliazione, la produzione di leadership carismatiche e di una stretta relazione fra autorità e conoscenza sapienziale del mistero, che costituisce il nucleo irriducibile dell'esoterismo, nonché il conseguente rifiuto del proselitismo di massa, spiegano anche l'atteggiamento di generale indifferenza per pratiche di conversione del mondo esterno. Quasi sempre, anzi, l'esoterismo si propone come risposta antagonistica ai progetti messianici, profetici o politico-ideologici di cambiamento della realtà sociale. L'esoterismo non aspira al compimento di una qualche promessa di liberazione, riscatto o salvezza, tipica di molti altri movimenti carismatici. Contemporaneamente, non condivide il senso di “fine della Storia”, proprio dei movimenti millenaristici; al contrario, le sette esoteriche che operano nei cosiddetti coni d'ombra delle società tecnologicamente progredite e burocraticamente razionalizzate tendono a iscrivere la propria esperienza in una prospettiva temporalmente indefinita e a porsi in linea di continuità con altre esperienze iniziatiche, animate da figure di illuminati, depositari di una o più misteriose Verità (i Grandi Iniziati). Alcuni studiosi hanno sottolineato il carattere di resistenza culturale alla modernizzazione che sarebbe propria dell'esoterismo contemporaneo e particolarmente visibile in alcune comunità settarie anglosassoni. Altri, ispirandosi alle analisi freudiane sul bisogno del sacro, hanno evocato esigenze di ordine psicoanalitico che orienterebbero l'adesione a sette e gruppi esoterici di personalità soggettivamente fragili, incapaci di declinare al di fuori di esperienze fortemente direttive le classiche categorie di liberazione dalla colpa, produzione della speranza e costruzione della solidarietà. In realtà, la tipologia dell'esoterismo come pratica sociale appare molto diversificata e non facilmente riconducibile a grandi categorie generali. Esso si esprime certamente come bisogno di una fruizione elitaria delle credenze e come teodicea, in quanto nesso fra dogmi accettati, pratiche di culto e produzione della visione del mondo. Può avere però un orientamento latamente religioso, rifacendosi a una rappresentazione critica o settaria delle fedi rivelate istituzionali, oppure rifarsi a paradigmi culturali e a figure carismatiche (da Empedocle a Pitagora a innumerevoli personaggi dell'epos medievale e rinascimentale) appartenenti alla cultura sociale della laicità. Può rivolgersi a uno dei rivoli sapienziali del misticismo occidentale o esplorare le vie iniziatiche del settarismo orientaleggiante. Può perfino configurarsi, in alcuni casi, come movimento di eletti che autogenera saperi, procedure e rituali. Può rappresentarsi con la solennità e la cerimonialità dei culti religiosi o civili, oppure affidarsi a riti espressivi ed empatici in cui sono dominanti rituali arcaici legati, per esempio, all'evocazione più o meno figurata del sacrificio di sangue o a pratiche di liberazione della sessualità, fino all'assunzione di sostanze stupefacenti. Comune a tutte le varie tipologie è sempre il profilo rigorosamente esclusivo e l'esasperato ricorso al simbolismo misterico (culto o evocazione di oggetti, parole, figure che richiamano i gradi dell'iniziazione sapienziale).

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