fantasma

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sm. (pl. -i) [sec. XIII; dal latino phantasma-ătis, che risale al greco phántasma, da pháinomai, apparire].

1) Secondo la credenza comune, forma materializzata dello spirito di un defunto o di un essere immaginario; spettro, ombra: l'apparizione di un fantasma; credere ai fantasmi.

2) Immagine priva di fondamento reale prodotta dalla fantasia; illusione, sogno: i fantasmi che turbinano nella mente di un ragazzo; inseguire il fantasma della gloria. In particolare, nella psicanalisi, scenario immaginario, in cui è presente il soggetto, che raffigura la realizzazione di un desiderio inconscio; nel linguaggio letterario, fantasma poetico (o semplicemente fantasma), la visione, l'immagine intuita dall'artista che poi la tradurrà in parole, suoni, forme, colori.

3) Forma incerta, indistinta, spettrale: i fantasmi delle case nel crepuscolo. Per estensione, di cosa o persona ridotta quasi a un'ombra di se stessa; parvenza, piccola traccia: “il fantasma d'un april defunto” (D'Annunzio); un fantasma d'uomo.

4) Usato con valore attributivo, con il significato di inesistente, irreale, inefficace, simbolico: città fantasma; governo fantasma. In particolare: A) in medicina: arto fantasma, sensazione che un individuo, a cui è stato amputato un arto, talvolta avverte proprio in corrispondenza dell'arto amputato, come se esso fosse ancora presente. B) Nella segnaletica luminosa, effetto fantasma, fenomeno connesso ai segnali luminosi dovuto all'incidenza dei raggi solari sulle unità ottiche dei segnali che, sotto un determinato angolo e in particolari condizioni di visibilità, riflettendosi su un'unità ottica con lampada spenta, possono dare un'indicazione errata facendola apparire illuminata. C) In televisione, effetto fantasma, fenomeno consistente nello sdoppiamento o talvolta nella moltiplicazione dell'immagine televisiva dovuto alla captazione contemporanea da parte dell'antenna sia di un segnale di buona intensità, che dà luogo alla visione normale, sia di uno o più altri segnali di minore intensità che, pervenendo all'antenna con un percorso diverso da quello del primo e quindi con un certo ritardo, danno luogo a una o più immagini meno evidenti e leggermente distanziate dalla prima. L'effetto fantasma viene eliminato, o quanto meno sensibilmente ridotto, curando la direzionalità e la disposizione dell'impianto di antenna.

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