metapsicologìa

sf. [meta-+psicologia]. In psicanalisi, termine coniato da S. Freud per indicare l'insieme dei modelli e dei concetti che costituiscono la teoria psicanalitica. Obiettivo della teoria freudiana era quello di ipotizzare un modello dell'apparato psichico nel quale potessero collocarsi le azioni e i pensieri, i bisogni e i desideri, il piacere e il dolore, la memoria. Nella metapsicologia freudiana l'apparato psichico è descritto secondo tre direttrici, tre punti di vista fondamentali, considerati ormai classici: quello topico, quello dinamico e quello economico. Il punto di vista topico dà una definizione spaziale del funzionamento psichico; definisce cioè il luogo in cui si sviluppano le dinamiche psicologiche e le istanze che agiscono. In questa localizzazione Freud ha sempre evitato la ricerca di un substrato anatomico, limitandosi alla definizione di un modello psicologico. L'aspetto topico ha subito successivi rimaneggiamenti nella teoria freudiana. In una prima topica l'apparato psichico veniva diviso secondo i livelli di coscienza in inconscio, preconscio e conscio. Nella seconda formulazione (seconda topica) il primo modello veniva ampliato con l'introduzione delle istanze psichiche (Es, Io e Super-Io). Il secondo aspetto, quello dinamico, considera i fenomeni psichici come la risultante del conflitto di forze motivazionali antagoniste, o dell'intervento sinergico di forze concorrenti nella medesima direzione. Tra le forze motivazionali prese in considerazione dalla psicanalisi, particolare importanza rivestono le pulsioni istintuali. Altro carattere dinamico particolarmente rilevante è quello dell'azione permanente che esercitano i contenuti dell'inconscio per accedere alla coscienza, contrastati da una forza contraria. L'aspetto economico, infine, si riferisce al concetto di energia psichica (energia pulsionale). Secondo Freud, l'energia psichica deriva sostanzialmente dalle pulsioni istintuali, ed esistono soprattutto due distribuzioni di energia, corrispondenti ai processi primari (tipici dell'Es, regolato dal principio del piacere) e ai processi secondari (tipici dell'Io, regolato dal principio della realtà). I primi rappresentano la tendenza dell'appagamento immediato, che se non realizzato può essere sostituito con l'immagine allucinatoria dell'oggetto di desiderio. I secondi consentono invece di posporre a un immediato appagamento una soddisfazione più protratta, ma più certa. Fondamentali nell'aspetto economico della metapsicologia sono poi i principi di costanza e di nirvana. Secondo il primo, vi è una tendenza da parte dell'apparato psichico a mantenere costante il livello energetico, livello che secondo il principio di nirvana tende a essere ridotto il più possibile. Si osservi che l'aspetto economico è stato forse quello più criticato da parte degli avversari della psicanalisi, non essendo chiaro il concetto di “energia” agli occhi di molti. Gli sviluppi postfreudiani hanno ampliato la metapsicologia con ulteriori punti di vista quali quello genetico (H. Hartmann), quello strutturale (Fairbairn), quello adattativo (A. D. Rapaport).

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