fico (botanica)

Indice

Lessico

(ant. figo), sm. (pl. -chi) [sec. XIII; dal latino ficus].

1) Nome comune usato per indicare le specie di piante del genere Ficus e in particolare Ficus carica varietà domestica, detta fico comune o domestico. Con lo stesso termine viene chiamato il falso frutto (siconio) del Ficus carica varietà domestica, e più impropriamente anche le infruttescenze di altre specie del genere Ficus. § Per fico selvatico, vedi caprifico.

2) In alcune loc. fig.: attaccare il collare ai fichi, spretarsi; far fichi, non aver successo, fallire; riprendere dattero per fico, raccogliere più di quanto si è dato o si merita; non m'importa un fico (o un fico secco), nulla; serbare la pancia ai fichi, sfuggire i pericoli, specialmente bellici.

3) Ant., tumore, escrescenza carnosa.

Botanica

Il fico comune , originario dell'Asia occidentale, è coltivato in tutti i Paesi del Mediterraneo e anche nelle regioni dell'America e dell'Oceania con clima analogo. È una pianta di media grandezza con potente apparato radicale, corteccia liscia e cenerina e foglie ampie a 5-7 lobi, glabre ma ruvide. Nell'infiorescenza (siconio) che produce, il ricettacolo si slarga e forma una cavità tappezzata all'interno da minuscoli fiori unisessuali, comunicante con l'esterno mediante una piccola apertura (ostiolo). Le infruttescenze (dette anch'esse siconi) hanno colore variabile dal giallo al verde al nero e maturano in tre distinti periodi, distinguendosi così altrettanti tipi: fichi fiori o primaticci o fioroni prodotti da gemme dell'anno precedente, che maturano in giugno-luglio; forniti o fichi propriamente detti prodotti da gemme dell'annata, che maturano da agosto a settembre; fichi tardivi o cratiri, autunnali. Di norma i siconi del fico contengono esclusivamente fiori femminili, per cui i frutti, costituiti da piccoli acheni, si formano solo per partenocarpia o in seguito a caprificazione. Fra i fichi coltivati se ne hanno di quelli che danno tutte e tre le generazioni di frutti (varietà trifere), ma nella maggior parte dei casi le cultivar sono unifere (con la sola fruttificazione estiva) o bifere (producono sia i fichi primaverili sia quelli estivi). Oltre che fresche, le infruttescenze si consumano essiccate (fichi secchi) e sotto tale aspetto costituiscono oggetto di un importante commercio. L'essiccamento può essere eseguito al sole, al forno o in appositi essiccatoi ad aria calda.

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