fondènte

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agg. e sm. [sec. XVIII; ppr. di fondere].

1) Agg., che fonde, che si scioglie con facilità; cioccolato fondente, tipo di cioccolato amaro o semiamaro facilmente solubile; più genericamente, il cioccolato amaro contrapposto a quello al latte; zucchero fondente, zucchero fuso e lavorato in modo da ottenere una pasta soffice e uniforme, variamente aromatizzata, per copertura di torte o come ingrediente base di confetti, caramelle, ecc.

2) Sm., specialmente al pl., piccoli dolci a base di zucchero fondente, spesso indicati col nome francese fondants.

3) In metallurgia, il fondente ha lo scopo di reagire con la ganga che accompagna il minerale, e talora con le ceneri del combustibile, per formare la scoria, facilmente fusibile e separabile agevolmente dalla massa metallica fusa. La scelta del fondente è condizionata dalla natura chimica della ganga. Pertanto con ganga calcarea, o in generale basica, il fondente dovrà essere acido, per esempio silice; con ganga silicea, o in generale acida, il fondente dovrà essere basico, per esempio calcare o calce. In ambedue i casi la scoria risulta formata da un composto più fusibile dei suoi componenti; per gli esempi citati è costituita da un silicato di calcio, più fusibile della calce e della silice. Il fondente, attraverso la formazione della scoria, esercita pure altre azioni concomitanti, quali desolforazione e defosforazione del metallo, fissando per reazione chimica le sostanze corrispondenti.

4) Nell'industria ceramica, sostanza che miscelata all'argilla ne diminuisce la refrattarietà permettendo di ricavare prodotti “cementati”. I composti più usati sono feldspati, leucite, calcare, talco, ossido di ferro.